Da Luce a Chagall, le iniziative per il Giubileo

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La mascotte stile manga, disegnata dall’illustratore Simone Legno, «non solo rappresenta il Giubileo», hanno spiegato in Vaticano presentando la piccola Luce, «ma diventa anche un simbolo di comunità, accoglienza e condivisione. Luce, con il suo k-way giallo per ripararsi dalle intemperie, gli stivali sporchi di terra che testimoniano il cammino già percorso, la croce missionaria al collo e il bastone del pellegrino vuole avvicinare i giovani al significato dell’Anno santo. (Famiglia Cristiana)

La notizia riportata su altre testate

La mascotte, infatti, è stata disegnata dall’illustratore Simone Legno, ed è stata concepita con l’intento di riflettere la cultura pop, particolarmente apprezzata dai giovani e porta con sé un messaggio di speranza e accoglienza. (ilmattino.it)

«Luce», presentata la mascotte ufficiale del Giubileo 2025 Questo personaggio, disegnato dall’illustratore Simone Legno, è stato concepito con l'intento di riflettere la cultura pop, particolarmente apprezzata dai giovani, e porta con sé un messaggio di speranza e accoglienza. (Giubileo 2025)

Luce, una giovane pellegrina con il crocifisso al collo e gli occhi in stile manga, sarà la mascotte ufficiale del Giubileo e verrà presentata al Lucca Comics & Games. Protagonista sarà proprio lei, Luce. (Luce)

Giubileo, la Santa Sede presenta la mascotte «Luce»: la piccola pellegrina che somiglia a un manga giapponese

Una pellegrina pop che sembra un manga, creata dall'illustratore Simone Legno. Il monsignor Rino Fisichella ha presentato ufficialmente Luce, la mascotte del Giubileo 2025. (Fanpage.it)

Sui social impazza la polemica dopo che a Roma monsignor Rino Fisichella l'ha presentata: una bimba pellegrina con l’estetica Appena presentata è già nella bufera la mascotte del Giubileo, l’anno santo della Chiesa cattolica che inizierà a dicembre. (Secolo d'Italia)

Si chiama Luce ed è la mascotte del Giubileo 2025. Due grandi occhi blu lucenti, capelli azzurri da manga giapponese che spuntano dal cappuccio di un tenero impermeabile giallo, poi gli immancabili «strumenti del mestiere» del pellegrino: stivaletti per i lunghi tragitti, bastone di legno e rosario del missionario al collo. (Corriere Roma)