Anche mani pugliesi e lucane nella «fabbrica» dei dossier. Sospeso un maresciallo della Dia di Lecce
Ci sono anche quattro pugliesi e un lucano nell’inchiesta sui furti di database messa a segno dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano che, nelle scorse ore, ha portato all’arresto di 4 persone e all’applicazione di 2 sospensioni dal servizio. Proprio queste ultime due misure hanno riguardato due investigatori originari di Lecce e Brindisi: il primo è Giuliano Schiano, salentino in servizio alla Dia di Lecce, il secondo invece è Marco Malerba brindisino ispettore della Polizia in servizio al commissariato di Rho, nell’hinterland milanese. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altri giornali
Il supermercato degli spioni: “Dossier contro Letizia Moratti, trojan nei cellulari dei dipendenti di Erg, Barilla e dei giornalisti” "Un gigantesco mercato delle informazioni": tutti i dettagli dell'inchiesta che fa tremare l'imprenditoria e la finanza italiana (Dire)
"Carmine è a rischio perquisizione, quindi noi non dobbiamo lasciare qua nessun materiale estraneo." E' una delle intercettazioni nella richiesta di arresti della Dda di Milano nell'indagine che ha smantellato una rete di spioni che, guidati dall'ex super poliziotto Carmine Gallo, e con il benestare di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera, avrebbe confezionato su commissione dossier illeciti setacciando le banche dati strategiche nazionali. (Tiscali Notizie)
In un'altra conversazione del novembre 2023, Calamucci avrebbe avuto la preoccupazione di "mettere da parte", ossia trasferire dati, di "sei, sette milioni di chiavette che c'ho io". "Ottocentomila Sdi, c'ho di là", diceva intercettato parlando lo scorso gennaio con l'ex poliziotto Carmine Gallo, anche lui arrestato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
C'è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel mirino degli spioni milanesi. Mille (Secolo d'Italia)
Le barriere di protezione informatiche delle principali banche dati nazionali venivano polverizzate dagli hacker, detti «gli analisti» o più famigliarmente «i ragazzi», e grazie alla collaborazione di uomini delle forze dell'ordine che utilizzavano le proprie credenziali istituzionali di accesso. (ilgazzettino.it)
Dagli atti dell'indagine della Dda milanese spunta una intercettazione del maggio 2023 in cui Pazzali, negli uffici della sua società di investigazioni, chiede ai suoi di fargli un report sulla seconda carica dello stato: "Ignazio La Russa!", "diciotto luglio. (Tiscali Notizie)