Superbatteri spaventano, possibili 7 milioni di ricoveri in più fino al 2050

(Adnkronos) – I super batteri resistenti agli antibiotici che oggi abbiamo a disposizione spaventano i paesi del G7 che studiano piani per sviluppare politiche di contrasto, maggior consapevolezza della popolazione e degli operatori sanitari e piattaforme per nuovi antibiotici. Secondo una stima Ocse, fra il 2015 e il 2050, “se le attuali tendenze non cambieranno, il trattamento delle infezioni resistenti, nei Paesi del G7, comporterà in media una spesa straordinaria, ogni anno, di circa 7 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più e l’Italia contribuirà a questo calcolo con circa 1,3 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più ogni anno”, ha ricordato il ministero della Salute. (OglioPoNews)

Su altre fonti

Uno studio internazionale coordinato dal Centro interdisciplinare di nanoscienze di Marsiglia, con la collaborazione di enti e centri di ricerca d’eccellenza, tra cui il Laboratorio di Biologia e Nanotecnologia del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, ha sintetizzato un nuovo composto antibatterico che promette di essere un ottimo candidato per la lotta alla resistenza agli antibiotici, un crescente problema di salute pubblica globale che provoca ancora milioni di morti in tutto il mondo. (Socialfarma - il portale web della farmacia)

Le parole di Schillaci Il ministro alla Salute Orazio Schillaci ha introdotto l’appuntamento ricordando l’impegno … (la Repubblica)

Un’emergenza globale che richiede risposte rapide e che è stata al centro dei lavori della prima giornata del G7 Salute ad Ancona, dove il ministro della Salute Orazio Schillaci ha assicurato che nella prossima legge di Bilancio saranno stanziati fondi ad hoc per contrastare il fenomeno e promuovere la produzione di nuovi antibiotici . (Gazzetta del Sud)

Allarme super batteri, ecco perché dobbiamo preoccuparci

Mentre alcuni di questi vaccini sono già disponibili ma sottoutilizzati, altri secondo l’Oms dovrebbero essere sviluppati e immessi sul mercato il prima possibile. (Sanità24)

Come Siaarti pensiamo che si debba sviluppare un piano a 360 gradi, abbiamo proposto per esempio che il meccanismo del sistema del Dm70 e delle reti ospedaliere preveda anche la sepsi e lo shock settico, perché vere e proprie emergenze sanitarie che vanno affrontate con modelli organizzativi diversi. (Adnkronos)

Secondo una stima Ocse, fra il 2015 e il 2050, "se le attuali tendenze non cambieranno, il trattamento delle infezioni resistenti, nei Paesi del G7, comporterà in media una spesa straordinaria, ogni anno, di circa 7 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più e l'Italia contribuirà a questo calcolo con circa 1,3 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più ogni anno", ha ricordato il ministero della Salute. (Adnkronos)