L’Unione Europea e un rinnovato modello di coesistenza

Sotto la pressione dei fronti di crisi che ci angosciano, l’Europa ha la possibilità di mettere fine alla perenne oscillazione che ne ha segnato fino a oggi il cammino, tra l’essere cioè la nostra migliore speranza per il futuro o semplicemente una buona idea mal realizzata. È il momento di un’operazione verità. La scelta è prima di tutto in capo a chi rappresenta e guida l’Unione e gli Stati che ne fanno parte, naturalmente, ma sbaglieremmo a non pensare che interroga anche ognuno di noi e il nostro rapporto con l’Europa. (il Nord Est)
Su altre testate
L’Inter e l’Arabia Saudita si sono scelte per condurre un partenariato funzionale a garantire benefici reciproci alle parti. Un nuovo evento dimostra la sinergia tra il club nerazzurro e la nazione mediorientale. (Inter-News)
«Vorrei poter scrivere soltanto un verso: che la paura è finita», diceva in questi giorni la poeta di un centro giovanile. Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua a Gaza e alla guerra del Mar Rosso contro gli Houthi yemeniti, i guerrafondai europei esaminavano ieri la proposta della estone Kallas, rappresentante della politica estera, di altri 40 miliardi di aiuti militari e civili a Kiev da aggiungere agli 800 del piano di riarmo della Von der Leyen. (il manifesto)
Annunciando il piano da 800 miliardi di euro ReArm Europe, il 4 marzo 2025, la presidente della Commissione Eu Ursula von der Leyen ha affermato: «Non ho bisogno di descrivere la grave natura delle minacce che pesano su di noi». (Città Nuova)

Se davvero si realizzerà, il riarmo europeo seppellirà il sogno dei padri fondatori della Unione. Al di là delle citazioni di comodo, il “riarmo europeo” risuonerebbe loro come un funesto ossimoro. (Il Fatto Quotidiano)
Il presidente dell’Ucraina Zelensky inizia a rendersi conto di aver perso una guerra determinata lanciando il sasso, mettendosi il cerotto e imbarcando tali quantità di denaro, generosamente offerte dall’Unione Europea e non solo, da dissestare la già flebile economia della stessa Unione Europea, che probabilmente, guidata com’è da caparbietà e sfrenate grandeurs, può trovare solo nel rinnovato urlo di guerra una ragion d’essere alla propria finzione politica. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Non passi l'invasore Con Trump e Putin che si stanno mettendo d'accordo sull'Ucraina, non è il momento peggiore per riparlare di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione? E se fosse, invece, il momento migliore? Il Whatever it takes tedesco La Germania ha approvato un piano di investimenti da mille miliardi, buona parte in deficit, che sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa. (Corriere della Sera)