Capodanno Milano, insulti a Italia e polizia: ci sono i primi indagati
Il sindaco di Milano Beppe Sala non ha commentato e non commenterà fino al suo rientro in città i fatti di Capodanno denunciati da Matteo Salvini sui suoi canali social. Intanto però ci sono delle indagini in corso e una polemica che si sta infiammando Al momento sono già più di dieci le persone identificate dalla Squadra Mobile e dai Carabinieri dopo i fatti avvenuti in Piazza Duomo a Milano durante la notte di Capodanno quando un gruppo di giovani, in parte arrampicati alla statua di Vittorio Emanuele II, ha insultato tutta Italia con parole e atteggiamenti d’odio (uniti a gesti inequivocabili) restando in bella mostra davanti a telecamere e cellulari per produrre filmati ad uso e consumo di tutte le piattaforme social, seppur con i volti talvolta celati dai passamontagna. (Sky Tg24 )
Su altri media
In uno in particolare si sentivano insulti alla polizia e all'Italia. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ci sono già i primi identificati da parte della Polizia di Stato e dei Carabinieri dei presunti autori degli insulti e le offese all’Italia e alla polizia proferiti durante i festeggiamenti di Capodanno in piazza del Duomo a Milano (infodifesa.it)
Quelle parole sono state riprese e diffuse sui social. (Fanpage.it)
In piazza Duomo, dall’alto della statua di Vittorio Emanuele, un gruppo di giovani si era filmato mentre urlava frasi offensive come “vaffan… Italia” e manifestava il proprio disprezzo per la polizia. Ora, grazie al lavoro congiunto della polizia e dei carabinieri, alcuni dei protagonisti sono stati identificati. (Mitomorrow)