Tony Effe indagato per rissa in Sardegna: “bandito” da tutti i comuni fino al 2027

Una notte d’estate in Costa Smeralda, un’esclusiva discoteca e una rissa che, a distanza di due anni, torna a far parlare. Tony Effe, nome d’arte di Nicolò Rapisarda, è stato ufficialmente indagato dalla procura di Tempio Pausania per la violenta lite. Il trapper romano, reduce dal Festival di Sanremo con il brano Damme 'na mano, si trova ora al centro di un’inchiesta che coinvolge altre sette persone, tra cui un pugile milanese e un ultrà della Lazio (DiLei)
Se ne è parlato anche su altri media
Tony Effe non può più tornare in Sardegna dopo che è stato iscritto nel registro degli indagati per la rissa in Costa Smeralda. I comuni non lo vogliono a causa della violenta zuffa che ha causato alcuni feriti, tra cui un giovane addetto alla sicurezza di Castelsardo. (Gallura Oggi)
PORTO CERVO. Una violenta rissa è scoppiata fuori dalla discoteca Sanctuary di Porto Cervo dopo che un gruppo di giovani è stato respinto all’ingresso. Otto persone sono ora indagate per lesioni personali e danneggiamento aggravato. (Olbianova.it)
Tony Effe, insieme ad altre sette persone, è indagato dalla Procura di Tempio Pausania, che ha concluso le indagini e notificato gli avvisi di garanzia. Tutto è nato da una maxi rissa scoppiata nell'agosto di due anni fa in una discoteca di Porto Cervo, in Costa Smeralda (il Giornale)

I fatti risalgono alla notte del 18 agosto 2023, davanti al locale The Sanctuary, quando un gruppo di cinque giovani, respinto all’ingresso dagli addetti alla sicurezza, ha dato il via a una rissa. Valerio Scanu rincara la dose contro Tony Effe: “Diversamente intonato” (Gallura Oggi)
L'artista era accompagnato da un pugile e un ultras della Lazio. Davanti al no all'ingresso dei buttafuori sono volati calci e pugni (Open)
C'è anche Tony Effe tra gli otto indagati dalla Procura di Tempio Pausania per una violenta rissa scoppiata nell’agosto del 2023 in una discoteca di Porto Cervo, in Costa Smeralda. L'inchiesta, giunta ormai alla sua fase conclusiva, ha portato alla notifica degli avvisi di garanzia da parte dei carabinieri di Olbia, che nei giorni scorsi hanno chiuso le indagini preliminari. (Sardegna Live)