Milano, la proposta: «Il film su Liliana Segre nelle scuole e in tutti i cinema della città». E il Municipio 6 si prenota
Rifiutato dal gestore del cinema Orfeo di viale Coni Zugna «per questioni di sicurezza» e per timore di contestazioni, il docufilm «Liliana» potrebbe invece essere proiettato nelle scuole, nei municipi, in tutti i cinema di Milano. Diverse le proposte che si stanno susseguendo in queste ore a difesa della pellicola che ha per protagonista la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto. (Corriere Milano)
Se ne è parlato anche su altre testate
È molto preoccupante", ha detto il regista. (Fanpage.it)
Introducendo il film, Gabbai ha raccontato di una telefonata che aveva avuto con Segre in mattinata, dopo che un murale che ritrae la senatrice è stato sfregiato da ignoti. Martedì sera al teatro Dal Verme di Milano è stato presentato 'Liliana', il film documentario diretto da Ruggero Gabbai che racconta la vita della senatrice Liliana Segre, dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti fino al suo impegno sociale e culturale. (La Repubblica)
Le reazioni Il “no” del cinema suscita le reazioni della politica. “Un pessimo segnale di un clima di paura che si sta diffondendo”, secondo Pierfrancesco Majorino e Pietro Bussolati, capogruppo e consigliere pd al Pirellone. (Tecnica della Scuola)
"Non sono antisemita ma ho paura delle contestazioni pro-Pal - ha detto Felice De Santis a Repubblica - se mi danneggiano il locale chi mi ripaga?". L'episodio è stato raccontato dal regista Ruggero Gabba, dal palco del teatro Dal Verme, alla proiezione in anteprima del documentario (Sky Tg24 )
È una questione anche politica. "Stiamo parlando con i produttori" del docufilm su Liliana Segre, "per capire se sia possibile mettere a disposizione uno dei nostri locali. (Il Messaggero Veneto)
La (mancata) proiezione di Liliana, il docufilm sulla sopravvissuta ad Auschwitz Liliana Segre, al cinema Orfeo di Milano sta sollevando un polverone. Il regista Ruggero Gabbai ha rivelato di aver ricevuto un «no» alla sala per timore del direttore del cinema, dopo l’aggressione ai tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam. (Open)