Tajani, 'la politica estera è cosa seria, non la fa Salvini'

La Corte penale internazionale ordina l'arresto di Netanyahu e Gallant Sono accusati, assieme ai leader di Hamas, di crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Le reazioni internazionali contrastanti. L'Olanda rispetterà il mandato. Tajani: "Siamo nella CPI. Valuteremo con gli alleati cosa fare" (AGI - Agenzia Italia)

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Il mandato di arresto per crimini contro l’umanità e per crimini di guerra, emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della difesa Yoaf Gallant e il capo militare di Hamas Mohammed Deif, ci dice una cosa elementare ma inaccettabile per gli odierni poteri selvaggi. (il manifesto)

Cosi', a Napoli, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito al mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale su Benjamin Netanyahu. "Ma la cosa che ha colpito di piu', e che io ho detto sin dal primo momento, e' che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un'organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti e ha provocato la reazione con chi guida legittimamente uno Stato democratico e si sta difendendo", ha aggiunto. (Tiscali Notizie)

Quando la Corte fu istituita nel 2001, con lo Statuto di Roma, loro non firmarono. Non arresteranno Netanyahu e Gallant, e in fondo è l'unica cosa che conta, o perlomeno quella che conta di più. (il Giornale)

Diritti umani. La mossa della Corte penale verso Israele sfida la credibilità europea

La Commissione europea ha lanciato un avvertimento a Viktor Orbán dopo che il primo ministro ungherese ha annunciato di voler invitare il suo omologo israeliano, Benjamin Netanyahu, ignorando il mandato di arresto della Corte penale internazionale (Cpi). (Euronews Italiano)

“La linea del governo è quella di approfondire le motivazioni della sentenza che, a primo acchito, sembra una sentenza più politica che tecnica”. “Ma la cosa che ha colpito di più, e che io ho detto sin dal primo momento, è che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un’organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti e ha provocato la reazione con chi guida legittimamente uno Stato democratico e si sta difendendo”, ha aggiunto. (Il Fatto Quotidiano)

Così come del tutto prevedibili le reazioni indignate da parte di Tel Aviv e degli Stati Uniti ai mandati di arresto contro il primo ministro Bibi Netanyahu e l’ex ministro della difesa Yoav Gallant, con la solita accusa alla Corte di essere “antisemita”. (Avvenire)