Ennio Doris e il ciclismo: tra Bartali e Coppi, una passione fatta di libri, marketing e l’amore per il Giro
L’imprenditore, fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum, morto il 24 novembre 2021 a 81 anni, era bartaliano fin dall’infanzia ma era nato il 3 luglio del 1940 «nello stesso anno di grazia in cui nacque sportivamente Fausto Coppi» come ha scritto in «Coppi e Bartali» (Solferino), uno dei quattro libri dedicati al ciclismo che il banchiere ha pubblicato assieme al giornalista e amico Pier Augusto Stagi. (Corriere della Sera)
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La sua frase "C’è anche domani" ha una storia molto particolare. "C’è anche domani", era una delle frasi che ripeteva più spesso Ennio Doris: il suo sguardo pieno di fiducia e ottimismo sulla vita. C’è anche domani è il titolo di un suo libro e come quasi tutte le metafore della sua straordinaria carriera di imprenditore è riconducibile al ciclismo. (La Gazzetta dello Sport)
Una nefrite colpì Ennio quando aveva 10 anni ed è stata la sua "fortuna". "Ma quale Covid, ecco cosa condanna l'Italia": Ennio Doris, nell'ultima intervista l'inquietante profezia sul nostro futuro. . . (LiberoQuotidiano.it)
“Ennio Doris, un imprenditore geniale che partendo da un’attività poco conosciuta come la consulenza finanziaria ha realizzato, con determinazione e creatività, una delle maggiori imprese finanziarie italiane. (Bluerating.com)
Il suo ultimo regalo è stata una raccolta fondi «per le famiglie in difficoltà economica che l'emergenza sanitaria ha reso ancor più fragili». E così l'ultimo nato di casa Doris è proprio la raccolta fondi «Fermiamo la povertà», per distribuire generi alimentari, vestiario e materiale sanitario. (il Giornale)
Ennio Doris è morto ieri e fino a due mesi prima era stato presidente di Banca Mediolanum, la sua creatura. Ma Ennio Doris fu sempre un banchiere dai consigli prudenti e sinceri. (Investire Oggi)
Non è solo una «provocazione», ma il germe di un progetto ambizioso: creare un rapporto diretto tra risparmio privato ed economia reale. Ha cancellato la nozione ottocentesca degli istituti di credito e ne ha riscritto i principi. (il Giornale)