Missili a lungo raggio nella guerra in Ucraina
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La guerra in Ucraina ha visto un'escalation significativa con l'introduzione di missili a lungo raggio, come gli Storm Shadow britannici e francesi, nonché gli Atacms e Himars americani. Questi armamenti, donati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito con l'autorizzazione esplicita di utilizzarli contro il territorio russo, rappresentano un cambiamento strategico importante. Gli Storm Shadow, con una gittata che varia dai 250 ai 560 chilometri a seconda delle modifiche, richiedono dati dai satelliti americani per la guida.
Il primo attacco ucraino con questi missili ha colpito un centro di comando sotterraneo nella regione di Kursk, segnando una nuova fase nel conflitto. La conferma dell'invio di mine antiuomo dagli Stati Uniti, annunciata dal segretario alla Difesa Lloyd Austin, aggiunge un ulteriore elemento alla complessa situazione. Queste mine, considerate cruciali da Kiev per fermare l'avanzata russa nel sud dell'Ucraina, sono state accolte con gratitudine dal presidente Volodymyr Zelensky.
Nel contesto di questa escalation, la Russia ha risposto lanciando un missile balistico intercontinentale, dimostrando la sua capacità di colpire a lunga distanza. La decisione degli Stati Uniti di fornire missili Atacms, utilizzati per la prima volta contro obiettivi all'interno della Russia, ha ulteriormente intensificato il conflitto. La fornitura di armi avanzate e la loro autorizzazione all'uso in profondità nel territorio nemico riflettono la determinazione dell'Occidente a sostenere l'Ucraina in una guerra sempre più difficile e complessa.
Questi sviluppi, che segnano un aumento delle capacità offensive dell'Ucraina, sono parte di una strategia più ampia per rafforzare le difese del paese contro l'aggressione russa. Tuttavia, l'uso di tali armi comporta anche rischi significativi, sia in termini di escalation del conflitto sia per le implicazioni umanitarie.