Qualche “chiarimento” attorno al Nomenclature Tariffario

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Governo Meloni

Qualche “chiarimento” attorno al Nomenclature Tariffario 09 GEN di Vincenzo D’Anna Gentile Direttore, una famosa massima filosofica afferma “Sono amico di Platone ma ancor di più della verità”. È con questo sentimento che Le scrivo in ordine alla dibattuta questione sorta attorno al Nomenclatore Tariffario per la Specialistica Ambulatoriale, ossia non tanto per mostrare inimicizia verso qualcuno ma per chiarire, ai numerosi interessati, meri aspetti di verità. (Quotidiano Sanità)

Su altri giornali

07 GEN Anche le associazioni degli ambulatori e cliniche private accreditate denunciano una situazione di caos dovuta al poco tempo concesso per l'adeguamento dei sistemi informatici sanitari. Un corto circuito smentito però dal ministero della Salute (Quotidiano Sanità)

Il 30 dicembre, con l’entrata in vigore del tanto atteso Decreto Tariffe, si è compiuto un passo storico: dopo oltre vent’anni, i tariffari delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza protesica sono stati finalmente aggiornati. (Luce)

“In questo contesto, devo ancora ricordare la previsione introdotta dalla legge di bilancio 2025, circa la possibilità concessa a tutte le regioni di fissare tariffe anche superiori a quelle nazionali, a patto che … (FNOB)

Nuovi Lea, un’attesa durata otto anni: ecco cosa prevedono

Il campo è lo stesso, delimitato dal nuovo nomenclatore ministeriale delle prestazioni sanitarie meglio conosciuto come decreto Schillaci, emanato lo scorso novembre, sospeso il 30 dicembre dal Tar del Lazio su input dei privati accreditati, quindi riattivato dallo stesso Tribunale su disposizione del Consiglio di Stato 24 ore dopo, generando non poca confusione tra gli addetti ai lavori. (Giornale di Sicilia)

La relazione tecnica che accompagna il decreto del 26 novembre 2024 che, di concerto con il Mef, ha spiegato in aula, determina le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica, consentendo l'entrata in vigore dei nuovi Lea, dimostra che il provvedimento "impiega circa 550 milioni di euro in più rispetto alle risorse che sostenevano le precedenti tariffe. (Italia Oggi)

Concluso un iter travagliato, e mentre sui nuovi Lea si sta già giocando un altro nuovo braccio di ferro, ingaggiato dalla sanità privata, scontenta per l’inadeguatezza delle tariffe previste a rimborso delle prestazioni fornite, la speranza è ora che le prestazioni garantite ai cittadini vengano periodicamente e costantemente riviste, senza dover aspettare altri otto anni per il prossimo aggiornamento. (Vita)