Codice degli appalti pubblici: correttivo approvato dal Consiglio dei Ministri
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il correttivo al Codice dei contratti pubblici (qui la bozza del testo), un provvedimento atteso, frutto della consultazione promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) nel luglio scorso. La consultazione ha coinvolto 94 stakeholders, di cui 77 operatori privati e 17 soggetti pubblici, che hanno contribuito con circa 630 proposte. L’obiettivo principale del decreto è supportare gli investimenti pubblici e migliorare il quadro normativo del settore dei contratti pubblici. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il provvedimento introduce così alcune correzioni a sostegno degli investimenti pubblici, con un focus su dieci macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche, digitalizzazione, e revisione prezzi. (MIT)
Urgente inoltre intervenire per adeguare i parametri dell’allegato I.13 e per chiarire l’applicazione della revisione prezzi ai progettisti. Valutazione positiva su apertura al mercato, sui sistemi di contenimento dei ribassi di cui bisogna verificare gli effetti e sul Bim a 2 milioni di lavori. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Si chiariscono i termini di applicabilità della legge sull'equo compenso al settore dei contratti pubblici, in modo da operare un bilanciamento tra gli interessi. (Italia Oggi)
Il testo è frutto di una consultazione che il MIT ha promosso lo scorso luglio e che ha coinvolto 94 stakeholders, di cui 77 operatori privati e 17 soggetti pubblici, che hanno presentato circa 630 contributi. (NT+ Diritto)
Come annunciato, il provvedimento chiarisce i termini di applicabilità della legge sull’equo compenso (legge 21 aprile 2023, n. 49) al settore dei contratti pubblici, in modo da operare un bilanciamento tra gli interessi. (BibLus)
Dopo le sentenze contrastanti sull'applicazione della legge sull'equo compenso ai servizi di architettura e ingegneria, dopo i tentativi dell'Anac di dare una interpretazione sul tema, richiedendo più volte un intervento - mai arrivato - della cabina di regia presso il Consiglio dei ministri, a definire in che modo e in che misura si potrà applicare il ribasso sul corrispettivo a base di gara, è il correttivo al Codice degli appalti (Dlgs 36 del 2023) approvato ieri, 21 ottobre, in via preliminare dal Consiglio dei ministri. (professioneArchitetto)