Sanità privata: in 300 a manifestare a Bologna

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Estense.com INTERNO

Ieri mattina, 23 settembre, 300 persone hanno affollato via San Domenico a Bologna, ritrovandosi davanti alla sede di Confindustria per il presidio organizzato in occasione della giornata di sciopero della sanità privata proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Sciopero che in molte aziende della regione ha registrato un’adesione molto elevata, al netto ovviamente del personale obbligato a permanere in servizio per garantire i servizi minimi essenziali. (Estense.com)

Su altri media

Oss, infermieri e personale amministrativo in azione in case di cura e Rsa: personale che svolge gli stessi compiti e le stesse... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La mozione del Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania sull’attivazione del percorso di partoanalgesia è stata approvata all’unanimità (Impresa Italiana)

Le lavoratrici e i lavoratori della Sanità Privata (Ospedaliera e delle Rsa e dei centri di riabilitazione), nonostante abbiano continuato a garantire i servizi essenziali nelle varie strutture del territorio, hanno manifestato e fatto sentire la loro voce per i mancati rinnovi contrattuali di Aris, Aiop e Aris Rsa e Cdr. (L'Eco di Bergamo)

Sciopero per l’intera giornata del 23 settembre da parte di lavoratrici e i lavoratori impiegati nelle strutture che applicano i contratti Aiop e Aris (sanità privata) e Aiop e Aris (RSA). “Chi garantisce la salute di tutti i cittadini merita dignità nel lavoro”, afferma Roberto Dusi, Segretario Generale della CISL FP Asse del Po. (CremonaOggi)

“Un presidio molto sentito quello di stamattina sotto Palazzo Lombardia a Milano – dice Katia Dezio, della segreteria CISL FP di Bergamo. (MyValley.it)

«È opportuno far conoscere all’opinione pubblica e alle istituzioni la vergognosa situazione nella quale si ritrovano i lavoratori delle strutture sanitarie private accreditate, senza rinnovo contrattuale Ccnl Aiop scaduto da 6 anni». (L'Unione Sarda.it)