Gabriele Muccino: “Sangiuliano ha distrutto il cinema. Si respira un clima di autocensura”

Lavora nel cinema dal ’97 e da allora si è ben guardato dal frequentare salotti politici e incappare in dinamiche di partito. Per questo il regista Gabriele Muccino, 57 anni, all’indomani dell’intervento di Nanni Moretti a Venezia sulla «nuova pessima legge sul cinema», ha pubblicato un lungo post su Instagram in cui definisce la stessa legge «pretestuosa, confusa, incompleta e cavillosa». Mucc… (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Il regista Gabriele Muccino non ci gira attorno e accusa Gennaro Sangiuliano di avere “messo in ginocchio il cinema italiano”. Ma la critica arriva anche nel merito delle scelte strategiche che sono state fatte nell’industria cinematografica. (Virgilio Notizie)

E credo anche che gli faccia piacere. Poi Pingitore (nella foto) lascia il giornalismo e diventa drammaturgo, sceneggiatore, regista, cabarettista. (il Giornale)

Secondo Gabriele Muccino, l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano avrebbe messo in ginocchio il cinema italiano a causa della sua legge sul tax credit, che avrebbe fermato molte produzioni e spinto gli investitori americani, che avevano scelto l'Italia per le agevolazioni fiscali, a fuggire verso altri Paesi europei. (Fanpage.it)

Muccino contro Sangiuliano: "Ha messo in ginocchio il cinema", la battaglia sul tax credit e l'appello al nuovo ministro

“Il cinema italiano non è una controparte del ministero della Cultura”, dice il presidente di Anica (una specie di Confindustria del cinema italiano), Benedetto Habib. (la Repubblica)

Non solo le coraggiose soggettività raggruppate sotto il titolo «Siamo ai titoli di coda» o i piccoli produttori, bensì ora pure grandi firme (ancorché assai diverse tra di loro) come Nanni Moretti e Gabriele Muccino hanno criticato con durezza il decreto sul cosiddetto Tax credit, ovvero il marchingegno di finanziamento della produzione cinematografica e audiovisiva. (il manifesto)

“Sangiuliano ha messo in ginocchio il cinema”. Gabriele Muccino raccoglie l’affondo di Nanni Moretti durante la serata di premiazione del Festival di Venezia 2024 (“produttori e registi dovete essere più reattivi di fronte a questa nuova pessima legge sul cinema”). (Il Fatto Quotidiano)