Bernini "In piazza attacchi al limite dell'eversione"
"Non sono state manifestazioni di protesta. Ma attacchi ai limiti dell'eversione, violenti, ingiustificabili". Così, in una intervista al Corriere della Sera, la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in merito alle proteste degli studenti, che hanno raffigurato il suo volto coperto di mani insanguinate e il suo nome associato a un pupazzo a forma di asino. "A Torino - aggiunge - le forze dell'ordine sono state aggredite con un ordigno rudimentale. (La Provincia di Cremona e Crema)
Se ne è parlato anche su altri media
"Vedo tanti figli di papà che aggrediscono i figli del popolo" prosegue Tajani. "Parlo di funzionari, poliziotti, carabinieri finanzieri. (Torino Cronaca)
Studenti, collettivi autonomi e docenti hanno marciato oggi venerdì 15 novembre, portando al centro del dibattito la riforma dell’istruzione, il ddl sicurezza e il conflitto in Palestina, in una giornata di mobilitazione che ha visto momenti di tensione e prese di posizione politiche. (AbitareaRoma)
Da quanto tempo vado ripetendo che si aspetta il morto, si accetta il morto? Lo ripeto come quei maniaci che girano col cartello che annuncia la fine del mondo, ma la fine del mondo arriva a Torino dove per poco il morto non ci scappa davvero: un manipolo di teppistoidi da centro sociale frammisti a fannulloni in età scolastica tira un ordigno contro la prefettura, istituzione di polizia che dovrebbe garantire dalle escandescenze e invece le subisce. (Il Giornale d'Italia)
E ancora gli scontri con il cordone degli agenti schierato di fronte alla Prefettura: … Le mani sporche di sangue sui volti della premier Meloni e i ministri Tajani, Nordio e Piantedosi. (La Stampa)
Dal fantoccio bruciato in piazza con il volto del ministro dell’Istruzione Valditara ai cartelli insanguinati con gli esponenti del governo, fino agli scontri con la polizia che a Torino ha portato 15 agenti in pronto soccorso. (Open)
La premier torna all'attacco dopo il corteo di oggi: «Spero che certa politica smetta di giustificare queste violenze» (Open)