Dov'era l'Onu in questi decenni? Non si può chiedere a Israele di fermarsi, ora (di M. Suttora)

I venti chilometri di Libano fra il fiume Litani e Israele sono fra i più belli del Mediterraneo: i castelli di Tebnin e Beaufort, le dolci colline coltivate, il quadrimillenario porto di Tiro. Chi viaggia qui o nella vicina valle della Bekaa - come mi è capitato - si stupisce per la distanza fra l'immagine orrenda delle cronache giornalistiche e l'idilliaca tranquillità che sembra regnarvi. Da 46 anni l'Onu si è incaricato di mantenere la pace (peacekeeping) in questa zona, cercando di smilitarizzarla dopo il primo attacco nel 1978 di un commando palestinese contro kibbutz israeliani, e la risposta di Tel Aviv. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Il leone iraniano è alle corde. In tal senso, la strategia di Israele sembrerebbe aver dato i suoi frutti: il disarticolamento sul piano politico e militare del cosiddetto ‘Asse della Resistenza’ ha infatti spinto l’Iran a gettare via la maschera e ad affrontare direttamente l’odiato nemico, a volto scoperto e senza la possibilità di affidarsi ai vari gruppi terroristi locali, ormai ridotti ai minimi termini. (Nicola Porro)

L’Iran ha fatto cilecca: perché la prova di forza palesa la sua debolezza