«Vittoria vicina», Putin rassicura i russi
È un Putin concentrato più a rassicurare i propri cittadini che a galvanizzare un eventuale spirito patriottico quello che ieri si è prodigato in quattro ore e mezza di botta e risposta con giornalisti e pubblico nella consueta conferenza stampa di fine anno. “Incalzato” dai conduttori, il presidente russo parla con una certa ponderazione e anche qualche sprazzo di ironia di fronte a una gigantesca mappa del paese che mostra come già inglobate le quattro regioni ucraine annesse tramite referendum farsa due anni fa. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
È un Vladimir Putin, che gonfia il petto quello che ieri ha parlato per oltre quattro ore durante la conferenza stampa di fine anno, alla presenza di centinaia di giornalisti. Non un’ombra sulla Russia, nemmeno su quei capitoli sotto la lente di ingrandimento degli osservatori internazionali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quattro ore e mezza di conferenza stampa per rispondere a 76 domande da cittadini e giornalisti. Nel suo ormai tradizionale appuntamento di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin ha spaziato dalle questioni interne, economia e natalità su tutte, ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente. (LAPRESSE)
L’inflazione, Donald Trump, Volodymyr Zelensky. Queste le preoccupazioni di Vladimir Putin esternate durante la conferenza fiume che ha tenuto, come da tradizione, ogni anno al Cremlino in diretta tv. (Il Fatto Quotidiano)
Cosa ha detto Putin C’è una strategia precisa dietro le parole con cui il presidente russo Vladimir Putin ha indicato la Verkhovna Rada ed il suo presidente, Ruslan Stefanchuk, come unici interlocutori possibili per negoziare la pace in Ucraina. (la Repubblica)
Andrea Margelletti Ieri la conferenza stampa di fine anno del presidente russo Putin. È pronto ad incontrare Trump? Un accordo con l’Ucraina è possibile? In diretta Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali. (rtl.it)
Il discorso di Putin gela il Consiglio europeo. Il presidente russo parla mentre è in corso il summit Ue e quella piccola punta di ottimismo sulle chance di una tregua, improvvisamente appare spezzata. (la Repubblica)