Mondiali ciclismo Zurigo 2024, Bennati: “Nazionale nuova, ci proviamo”

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Quotidiano Sportivo SPORT

– L’Italia cerca un mezzo miracolo a Zurigo. Il mondiale élite maschile si terrà domenica 29 settembre su un percorso duro e selettivo e reso ancora più complicato dalla possibile pioggia. Due salite dentro il circuito di 27 chilometri in Svizzera dove nelle gare giovanili è venuta fuori una grande selezione. Tra i big bisognerà capire che tattica di gara verrà fuori, se ci sarà attendismo o se i ritmi saranno subito elevati, con Belgio e Slovenia chiamate a fare la corsa con i fenomeni Remco Evenepoel e Tadej Pogacar come favoriti assoluti. (Quotidiano Sportivo)

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La sfida iridata dei professionisti, 273 chilometri da Winterthur a Zurigo, dovrebbe essere un affare per tre nazioni, Belgio, Slovenia e Olanda. Ma in questi casi, quando le sorti di questo mondiale sembramo scontate, la sorpresa o l'outsider di turno sono sempre in agguato. (TUTTOBICIWEB.it)

Se c'è da indicare un favorito numero uno per la prova in linea maschile del Mondiale di Zurigo 2024, il nome che balza subito in mente è quello di Tadej Pogačar. (SpazioCiclismo)

Incredibile Pogacar: vince anche il campionato del mondo dopo 100 chilometri di fuga. Lo sloveno conquista la maglia iridata dopo i trionfi a Giro e Tour ZURIGO. (il Dolomiti)

Una gara lunga, come si addice a un Mondiale, la partenza da Winterthur per un primo tratto in linea di 69 chilometri per poi immettersi nel circuito di Zurigo da ripetere per sette volte. Sul traguardo si arriverà dopo 273 chilometri e con quasi 4.500 metri di disllivello. (Cyclinside)

La «vera» corsa si è però accesa, come detto, a 100 chilometri dall’arrivo. In testa ha poi trovato il suo compagno sloveno Tratnik, per una strategia di squadra riuscita alla perfezione. (Corriere del Ticino)

.58 (-51 km): Pogacar stacca Sivakov in salita! Lo sloveno se ne va da solo. 15.55 (-54 km): Nuovo passaggio sul traguardo per la coppia di testa, 40” il vantaggio su Healy, Onley e Skujins. Più indietro Van der Poel, mentre Evenepoel se la prende con i compagni di gruppo per la poca collaborazione. (Bicisport)