Spie russe a Milano? Il piano di due imprenditori lombardi per fornire “case sicure” agli agenti di Putin
Si sta allargando la portata del caso di spionaggio che vede due imprenditori lombardi di 34 e 60 anni indagati per aver collaborato con l’intelligente russa allo scopo di fornire agli agenti di Vladimir Putin informazioni sensibili e appoggio logistico a Milano e Roma. Secondo quanto trapelato, avrebbero anche progettato di costruire nel capoluogo lombardo una rete di “case sicure”, cioè rifugi utilizzati da spie e informatori durante operazioni segrete per incontrarsi o nascondersi. (IL GIORNO)
Su altre fonti
Ecco quale era l'obiettivo della Russia. (Fanpage.it)
Mappavano Roma e Milano per gli 007 russi: indagati due imprenditori 21 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
L'intelligence russa avrebbe provato, tramite due cittadini italiani, a installare telecamere sui taxi di Milano per mappare, all'insaputa dei tassisti, alcune vie della città. (Fanpage.it)
Uno dei due era infatti preoccupato per la moglie, che vive in Moldavia, e chiedeva lumi sul futuro della guerra in Ucraina. Ma anche gli 007 avevano qualcosa da chiedere, spiega il Ros dei carabinieri … (Il Fatto Quotidiano)
Con la moglie in Transnistria e le sue convinzioni filorusse, P.S. ha spiegato la contrarietà alle politiche occidentali e da lì a poco, su Telegram, è stato adescato «dal servizio russo o da una sua entità di copertura». (La Stampa)
E' uno dei dettagli che emerge dalla chiusura indagine sui legami tra i presunti 'spioni' e alcuni presunti componenti dell'intelligence russa. (Civonline)