Standing ovation per Draghi a Parigi. “L’Ue impari a crescere da sola”

Standing ovation per Mario Draghi alla conferenza sul "futuro della competitività europea" in programma al Collège de France. L'ex premier era atteso per un dialogo insieme a Emmanuel Macron, con cui ha una lunga consuetudine. Il leader francese ha tenuto a ringraziare Draghi per «tre motivi»: “Essersi assunto le responsabilità (da Presidente del Consiglio, ndr) in un momento politico ed economico particolarmente delicato per l'Italia, essere stato un formidabile compagno di viaggio per la Francia e infine aver accettato la proposta di preparare un rapporto sulla competitività europea”. (la Repubblica)

Su altri giornali

Durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo di Budapest, la presnidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha sottolineato i punti più importanti contenuti nel Rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea, a cui bisognerà dare seguito nei prossimi anni. (idealista.it/news)

Con la pubblicazione del rapporto Draghi, che Il Grand Continent ha accompagnato nelle varie lingue della rivista, l’Unione si prepara a entrare in una nuova fase. Da diverse settimane diamo la parola a ricercatori, commissari europei, economisti, ministri e industriali per reagire a una delle più ambiziose proposte di trasformazione dell’Unione. (Le Grand Continent)

È la raccomandazione di Mario Draghi che, ieri, nel corso di una tavola rotonda sul futuro della competitività europea col presidente francese Emmanuel Macron al Collège de France di Parigi, ha ribadito la necessità che l’Unione europea avanzi ”velocemente” per fronteggiare insieme le sfide mondiali, senza cedere alla tentazione del ciascun per sé. (Wall Street Italia)

Mario Draghi al giornalista: «Che ha perso un telefono?»

Muoversi «in ordine sparso» porta alla sconfitta, poiché «siamo troppo piccoli, non si va da nessuna parte». Sentire Mario Draghi pungolare da Budapest l'Europa a prendere in fretta, e in modo unitario, le decisioni vitali per la propria sopravvivenza adesso che Donald Trump è tornato in sella all'America, è come riavvolgere un nastro vecchio di sette anni. (il Giornale)

Contrattempo per un giornalista durante l'intervista a Mario Draghi a Budapest. L'ex presidente del Consiglio si è accorto che il telefono dell'inviato era caduto a terra tentennando se raccoglierlo mentre stava parlando davanti alle telecamere. (ilmessaggero.it)

Una bella svegliata e un’altra lezione di realismo da Mario Draghi all’Europa: con Trump non valgono gli anatemi ma bisogna trattare tutti insieme (FIRSTonline)