Medico italiano in Congo, 'si sa poco,aspettiamo test'
"Il Congo è un Paese gigantesco e io mi trovo a Lubumbashi, la seconda città più grande che si trova nel Katanga, regione lontana dal punto di emergenza. Qui ho detto io loro di questa situazione sanitaria perché non c'è un sistema di comunicazione ufficiale nazionale, soprattutto nei villaggi dove opero non ci sono i telefoni. Siamo in un contesto in cui non c'è disponibilità di test per fare diagnosi corrette. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altri media
Non ci sono certezze sull'origine della 'malattia X' o malattia misteriosa in Congo che sta provocando morti e che come sintomi ha febbre, mal di testa, mal di gola, tosse, difficoltà respiratorie e anemia. (Adnkronos)
L’esempio di Gianni Rezza, infettivologo ed epidemiologo professore al San Raffaele e già all’Istituto superiore di sanità e al ministero alla Salute, rende bene l’idea del momento di preoc… Ha il 50% di probabilità di azzeccarci”. (la Repubblica)
A spiegarlo è Paul Hunter, Professore di Medicina presso l'UEA (University of East Anglia), che come tutta la comunita' medica scientifica internazionale guarda a quanto avviene in Congo dove si e' sviluppato un focolaio di una malattia ancora non identificata. (Alto Adige)
L'analisi dell'esperto Gianni Rezza sulla malattia che sta uccidendo centinaia di persone, principalmente bambini sotto i 5 anni (Open)
Roberta Villa spiega: “Rispetto alle notizie circolate inizialmente, pare che il numero dei decessi attribuiti a questa malattia sia più contenuto. (BergamoNews.it)
Finora la malattia, che a quanto pare colpisce le vie respiratorie, ha provocato circa 70 vittime in Congo e l’Oms ha inviato un team di esperti per fare accertamenti sul campo. L’infettivologo ed epidemiologo Gianni Rezza, professore al San Raffaele, invita a seguire lo sviluppo del focolaio con attenzione, senza però farsi prendere dal panico. (Virgilio Notizie)