Genova, la rivolta dei portuali per l’operaio morto: “Così non lavoriamo più”

Altri dettagli:
Morti sul lavoro

GENOVA – Si fermano il porto, i suoi camalli e le sue navi. È nella storia di Genova, quando non c’è vita sui moli e i suoi lavoratori scendono in piazza, si ferma tutto. Era così cinquant’anni fa, resta così anche oggi. E questa volta tutto si è spento alle 2.40 della notte tra martedì e mercoledì, subito dopo lo schianto che ha ucciso Giovanni Battista Macciò, un operaio di 52 anni, un “camallo… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un incontro, quello avvenuto in Autorità portuale, avvenuto nel pieno dello sciopero da parte dei lavoratori che per 24ore hanno bloccato l'accesso al varco Etiopia in segno di cordoglio e solidarietà verso i colleghi coinvolti nell'incidente. (Primocanale)

Un potenziamento degli ispettori incaricati di garantire la sicurezza in banchina, uno snellimento di tutti i passaggi burocratici del caso, ma anche presidi medici sui moli e «garanzie per il futuro» da parte di chi guiderà l’Autorità portuale dall’anno prossimo. (La Repubblica)

La Federazione del partito Democratico del Tigullio, insieme al circolo Pd di Casarza Ligure e ai circoli della Val Petronio, esprime il proprio dolore per il grave incidente accaduto nell’area portuale della CULMV che ha causato la morte di un nostro concittadino e il grave ferimento di un secondo lavoratore. (LevanteNews.it)

Seconda mattinata di code sulla A10: riaperti i varchi portuali ma viabilità ancora in tilt, centinaia i Tir incolonnati

Una strage silenziosa che ieri ha riunito nel cordoglio tre angoli div… (la Repubblica)

Genova. Sono stati riaperti questa mattina alle 6.00 i varchi portuali dopo lo sciopero di 24 ore indetto ieri dai sindacati per la morte sul lavoro di Giovanni Battista Macciò, il camallo della Culmv travolto e ucciso da una ralla all'interno del terminal Psa di Pra'. (Genova24.it)

I varchi portuali, infatti, sono stati riaperti solo questa mattina alle 6, e pertanto centinaia di tir sono rimasti incolonnati in attesa di entrare in porto. (IVG.it)