Debiti con il Fisco, lo Stato potrà pignorare una parte dello stipendio degli statali
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MILANO – I dipendenti pubblici che hanno debiti con il Fisco di almeno 5000 euro potranno vedersi “pignorata” fino a un settimo dello stipendio, se questo supera i 2500 euro. È quanto prevede un comma dell’articolo 10 dell’ultima Legge di Bilancio, nell’ambito delle misure anti-evasione del governo. Si tratta si una platea di circa 30 mila lavoratori che secondo i dati della relazione tecnica hanno un reddito medio di 3500 euro, e a cui verrebbe sottratto – in media - 500 euro al mese. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
Buone notizie arrivano sul fronte dell’evasione fiscale: nel periodo da gennaio a luglio 2024, la lotta all’evasione ha generato un incremento di due miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (Scuolalink)
Il nuovo dispositivo, operativo da questa settimana, permette di effettuare verifiche immediate sulla regolarità dei veicoli in transito attraverso la lettura automatica delle targhe, garantendo controlli più efficaci e capillari su tutto il territorio comunale. (Tarantini Time Quotidiano)
A prevederlo dell’articolo 10 della Legge di Bilancio presentata alle Camere. La novità rispetto alla normativa vigente è che la soglia a partire da cui scattavano i controlli sulle inadempienze era di 5.000 euro e viene invece abbassata a 2.500 euro. (Corriere della Sera)
All’interno dell’ultima manovra, firmata dal Capo dello Stato e che a breve inizierà il suo iter in parlamento, ci sono diverse misure destinate al pubblico impiego. (lentepubblica.it)
In Manovra 2025 approda la sospensione di stipendio e pensione per gli statali con debiti fiscali oltre 5mila euro: per chi scatta e come funziona. (PMI.it)
Se c'è una m… La lotta contro l'evasione parte da Checco Zalone, perfetta impersonificazione dell'impiegato statale. (L'HuffPost)