Stellantis, Conte a confronto con operai Pomigliano: "Aprire subito tavolo europeo"

Stellantis, Conte a confronto con operai Pomigliano: "Aprire subito tavolo europeo" 02 dicembre 2024 Le immagini del confronto tra il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e gli operai di Trasnova impiegati nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, durante la visita del leader pentastellato al presidio di protesta dei lavoratori per il mancato rinnovo della commessa tra il colosso automobilistico e Trasnova, che opera nel settore della logistica e dei trasporti. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Mentre a tenere banco su scala globale, sono le dimissioni ‘anticipate’ dell’ad di Stellantis Carlos Tavares per il crollo delle vendite e dei profitti negli Stati Uniti, la situazione, anche in Italia, appare grigia. (Basilicata24)

siparietto durante la visita del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, al presidio dei lavoratori di Trasnova all'esterno dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco (Napoli). Al leader pentastellato, che si era messo su una scaletta per tenere un discorso agli operai, a un certo punto si è spento il microfono a causa delle batterie scariche. (Il Sole 24 ORE)

Stop della produzione nello stabilimento Stellantis di Termoli dal 21 dicembre fino al 2 gennaio. Si tratta della fermata natalizia che avverrà con permessi per i lavoratori; prima delle festività, tiene banco la cassa integrazione guadagni per 400 operai nel reparto motori Gse e V6, dal 16 al 21 dicembre. (Corriere della Sera)

Stellantis, grandina sul bagnato: guerra tra poveri e sindacati divisi

Alla 18ª edizione del Transatlantic Dinner Award, cosa ci può dire sulla sua agenda e quali sono gli obiettivi futuri che si prospetta? "Questa è la 18ª edizione. Come ha detto lei, è un'edizione importante perché ci sono 800 persone in rappresentanza del business transatlantico. (Il Giornale d'Italia)

"Una crisi industriale evidente. Abbiamo attaccato duramente Tavares in Commissione perché non aveva nessuna idea e nessun progetto, né ci ha dato nessuna garanzia per il futuro occupazionale e industriale. (Il Sole 24 ORE)

Lumini e cancelli bloccati: tutti al capezzale dello stabilimento di Cassino. Gli operai della fabbrica non solidarizzano con i colleghi delle ditte esterne licenziate e ignorano la loro protesta. Le organizzazioni prima decidono di scioperare, poi si dividono tra loro: la Fim, si sfila, Uilm e Cub litigano, la Fiom resta in silenzio. (LeggoCassino.it)