QUEER: il sogno (poco) lucido di Luca Guadagnino | Recensione

QUEER: il sogno (poco) lucido di Luca Guadagnino | Recensione
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Appena arriva nel Concorso del Festival di Venezia, Guadagnino cattura immediatamente l’attenzione. Come? Il suo film Queer, al centro di questa recensione e tratto dal racconto di uno degli scrittori americani più influenti del XX secolo, William S. Burroughs nonché figura chiave della Beat Generation insieme a Jack Kerouac e Allen Ginsberg, era destinato a far discutere sin dal suo annuncio. Il progetto, accompagnato da un cast che vede Daniel Craig nei panni del protagonista Lee, ha immediatamente attirato l’interesse di fan e critici, grazie anche alla promessa di portare sullo schermo una storia omosessuale visivamente audace e scandalosa, tra droga, sesso e visioni oniriche. (Orgoglionerd)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Chi siamo quando siamo soli a letto, in un letto in cui vorremmo ci fosse qualcuno? Come ci cambia la presenza di una persona amata, che ci ama o che si limita a lasciarsi amare? È a queste domande sull’amore che tenta di rispondere il regista italiano vivente più innamorato di questo sentimento, più impegnato a raccontarlo attraverso il desiderio, i corpi. (Gamesurf)

Il regista di "Chiamami col tuo nome" firma una lisergica e appassionata trasposizione cinematografica del romanzo semi-autobiografico scritto da William Burroughs. Tra eroina, ayahuasca, metzcal e tequila, un allucinante viaggio al termine della notte. (Sky Tg24 )

Era tanta l'attesa per il nuovo film di Luca Guadagnino. Il regista palermitano, dopotutto, è uno dei nomi più acclamati del cinema contemporaneo e i suoi lavori, da "Call Me By Your Name" a "Challengers", da "Bones and All" a "Suspiria", sono sempre stati in grado di far parlare di sé, nel bene o nel male. (Today.it)

Luca Guadagnino, «Nel mio film scene di sesso estremo tra Daniel Craig e Drew Starkey»

All’Ottantunesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si è tenuta la conferenza stampa per il film in concorso per il Leone d’Oro Queer, la nuova fatica cinematografica diLuca Guadagnino. (Sentieri Selvaggi)

Aggiunge una cosa molto bella, Guadagnino: che il romanzo l’ha salvato dalla solitudine. Tutto questo spiega perché il testo di Burroughs – scrittore a… (la Repubblica)

Ma guai a dirgli scandaloso, come fa il daily (il quotidiano del festival): «A parte che è una parola che non mi piace e non mi corrisponde. Io sono me stesso, a prescindere da quello che gli altri si aspettano». (Corriere della Sera)