Tir fermi, Musumeci incontra gli autotrasportatori
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci si è recato sul posto, accompagnato dall’assessore Marco Falcone, per incontrare gli autotrasportatori siciliani.
Rivolgiamo un appello al Governo nazionale affinché la questione rincari venga affrontata con urgenza anche attraverso l’istituzione di un apposito tavolo tecnico”.
“La Regione ha stanziato nei giorni scorsi 10 milioni di euro agli autotrasportatori siciliani colpiti dal caro carburanti. (Grandangolo Agrigento)
Ne parlano anche altri media
C’è il rischio che la protesta vada avanti ad oltranza con la possibilità che la stessa si sposti a Roma Il primo effetto tangibile arriva proprio dal Molise: il pastificio La Molisana da domani, giovedì 23 febbraio, fermerà la produzione. (Il Quotidiano del Molse)
Il pericolo che pomodorini, verdure ed arance restino invendute a causa di questa protesta dell’autotrasporto è reale. Sale la tensione e si fa sempre più intensa la protesta degli autotrasportatori in Sicilia, in particolare nel catanese. (SiracusaOggi.it)
Anche in Calabria una trentina di autotrasportatori ha attuato un sit-in nei pressi dello svicolo autostradale di Gioia Tauro I camionisti di 6 tir hanno continuato verso nord per poi sostare all’interno di un’area di servizio al km 26. (Open)
Ma ad ogni domanda deve esserci una risposta, possibilmente positiva» «Il governo della Regione Siciliana può adottare, e lo sta facendo, alcune iniziative che solo parzialmente posso costituire un ristoro per questa categoria essenziale per la mobilità delle merci, ma eppure tenuta fuori da ogni agenda politica di ogni governo». (La Sicilia)
Sempre in Puglia, nel Tarantino, diversi autotrasportatori hanno montato un presidio sulle statali 106 e 100, ricevendo la solidarietà di alcuni sindaci locali. La Molisana, azienda produttrice di pasta, a sua volta ha fatto sapere che la produzione “sarà sospesa da domani perché La Molisana affianca lo sciopero degli autotrasportatori”. (Il Fatto Quotidiano)
L’impennata dei prezzi dell’energia, aggravata e amplificata dalla crisi ucraina, si sta trasferendo, dunque, sui costi dei carburanti. Per l’autotrasporto siamo a più 25% in un anno, 20 centesimi in più negli ultimi mesi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)