Fisco, debiti a 1.270 miliardi. Corte dei Conti e Ufficio di bilancio gelano la Lega: bocciata la quinta rottamazione
La Lega puntava a trasformarla in un assist per spingere la proposta di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, la quinquies. Ma l’indagine conoscitiva sul magazzino fiscale in corso alla commissione Finanze del Senato non sta andando proprio come sperato. Le audizioni più “pesanti”, quelle di Ufficio parlamentare di bilancio e Corte dei Conti, hanno bocciato platealmente l’ennesima pace fiscale cara a Matteo Salvini sottolineando come le continue sanatorie incoraggino i contribuenti a evadere, comportino una perdita netta per lo Stato e non intacchino la montagna dei crediti non riscossi accumulati a partire dal 2000 (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Secondo la memoria letta dal «tecnico» Valeria De Bonis «a fine novembre 2024 il magazzino dei crediti affidati all'agente della Riscossione ha raggiunto oltre 1.865 miliardi (+36,5% rispetto a fine 2019)», pari a 291 milioni di singoli crediti contenuti in circa 175 milioni di cartelle. (il Giornale)
La sfida del Fisco al recupero dei debiti dei contribuenti richiede, nella stragrande maggiornaza dei casi, inteventi per importi minimi (sotto i mille euro). Lo ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone, in audizione presso la commissione Finanze del Senato (Economy Magazine)
Per approfondire leggi l’articolo: Fisco, 538 miliardi persi: perché è possibile incassare solo il 45% dei debiti Oltre 22 milioni di italiani devono al Fisco quasi 1.300 miliardi di euro. (Il Sole 24 ORE)
Ogni cittadino italiano ha un debito di 19.195 euro. Possibile incassare solo il 45% dei debiti (Il Sole 24 ORE)
Sono i numeri da allarme rosso denunciati dai tecnici di Mef, Ufficio Parlamentare di Bilancio e Corte dei Conti presso la commissione Finanze del Senato. Una montagna di imposte e cartelle non pagate grava per oltre 1.300 miliardi sulle spalle di 21,8 milioni di contribuenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La rottamazione delle cartelle è una di quelle espressioni sventolate nella politica italiana, in particolare dalla Lega che ne ha fatto un marchio di fabbrica e con essa intende segnalare un interesse elettorale rispetto a un’ ampia fascia sociale indistinta, a metà tra la piccola impresa e il lavoro autonomo imprenditoriale, ma anche cittadini indebitati. (il manifesto)