Luciana Littizzetto sul Pulcinella di Pesce: “A me ricorda più Pantalone, anzi…”

A cura di Pierluigi Frattasi 3 Foto da Che tempo che fa sul Nove "Parliamo di arte, non so se hai visto cosa è successo questa settimana a Napoli, città d'arte, piazza del Plebiscito, il Maschio Angioino. Hanno inaugurato un monumento nuovo dedicato a Pulcinella che si intitola "Tu si ‘na cosa grande". è grande. Ma proprio che ricordi Pulcinella? A me forse ricorda più Pantalone, anzi quello che c'è dentro". (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un museo ubiquo, per prendersi cura dello spazio urbano attraverso l’arte – così nelle intenzioni dei promotori, che ha occupato i luoghi nevralgici di Piazza Municipio, come epicentro, e Rotonda Diaz, Rampe del Salvatore e vicoletto San Pietro a Majella, Port’Alba e Castel Nuovo, con le opere di Marinella Senatore, Francesco Vezzoli, Antonio Marras, Michelangelo Pistoletto (la sua Venere degli stracci monumentale è stata al centro di un importante caso di cronaca che ha portato il dibattito nazionale sulla questione dell’arte pubblica, dopo l’incendio che l’ha devastata lo scorso luglio 2023, le discussioni che ne sono generate, e la ricostruzione). (Artribune)

Ieri sera, Napoli è stata animata dai ritmi vibranti di tammorre, chitarre e castagnette che hanno risuonato vivacemente sotto la grande installazione del Pulcinella di Gaetano Pesce, la tanto discussa scultura in piazza Municipio. (Positanonews)

Dal virtuale al reale l’effetto si moltiplica: via vai di turisti che fotografano, si fanno i selfie e i video… (La Repubblica)

La gente non vuole quel “Pulcinella”. Possiamo vivere liberi dall’eccesso

È nato così il Pulcinella del maestro Gaetano Pesce installato a Napoli. In questo video, la lavorazione e l'installazione dell'opera più discussa degli ultimi anni in città e in rete. (La Repubblica)

«Dove è adesso, nostro padre starà sicuramente sorridendo! Di certo, non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. (Corriere della Sera)

“Importante che se ne parli”. “Purché se ne parli”. Da più parti sentiamo ripetere queste parole a proposito dell’opera d’arte di Gaetano Pesce, esposta a Napoli. In verità, i giudizi e i commenti su di essa sono quasi tutti negativi, ironici, sarcastici. (Avvenire)