Il Governo Meloni ha deciso, si torna al voto: ecco le date
L’Italia torna al voto con un altro election day. Le date sono state già decise. C’è il via libera del consiglio dei ministri La decisione era nell’aria e ora è arrivata. Anche per il 2025 è previsto un election day in Italia. Le date sono state decise con il via libero definitivo arrivato dal Consiglio del Ministri che anticipa la successiva ufficialità sul provvedimento. Per il 2025 sono previste le votazioni per il rinnovo dei consigli comunali in quasi 400 comuni. (Temporeale Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo ha detto la presidente della Regione Alessandra Todde a margine del vertice di maggioranza sulla Finanziaria. Solo cinque comuni saranno chiamati alle urne, tutti commissariati, come Nuoro, l'unico capoluogo di Provincia al voto nei tempi previsti. (L'Unione Sarda.it)
I prossimi 8 e 9 Giugno 2025, milioni di italiani saranno chiamati alle urne per il nuovo referendum abrogativo. Come spiegato da quiFinanza, potranno votare anche gli studenti e i lavoratori fuori sede, senza doversi spostare per tornare nella propria città. (Potenza News )
Una novità che riguarda non solo studenti (come avvenuto alle scorse elezioni europee) ma questa volta anche i lavoratori. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il decreto Elezioni, che introduce una modalità di voto dedicata a chi, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, si trova in una residenza temporanea diversa dalla propria. (Il Fatto Quotidiano)
Chiaramente il buon esito del referendum è legato al superamento del quorum del 50% degli elettori, un elemento da non sottovalutare, visto che negli ultimi anni l'affluenza è spesso calata tra il primo e il secondo turno, e quindi l'effetto traino della consultazione referendaria potrebbe essere limitato. (Fanpage.it)
Il governo Meloni ha deciso che i referendum sulla cittadinanza e sul lavoro si voteranno domenica 8 e lunedì 9 giugno, insieme agli eventuali ballottaggi nei comuni coinvolti dalle elezioni comunali. Queste date sono state criticate da alcuni promotori dei referendum, perché penalizzerebbero l’affluenza al voto, mentre sono state difese dagli esponenti del governo. (Pagella Politica)
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