Cucina, forno e frigoriferi acquistati con soldi della Regione Puglia: indagato lo chef stellato Michele Minchillo
Viaggi internazionali, attrezzatura da cucina, quote per acquistare case: per passare dalle stelle alle stalle basta un’inchiesta della magistratura. Ieri mattina la Guardia di Finanza ha eseguito sequestri per un ammontare di 400 mila euro tra Bari, Torino, Cremona e Lodi. Il decreto, firmato dalla Gip di Bari Antonella Cafagna, è stato richiesto dal pm Baldo Pisani nell’ambito dell’inchiesta che vede indagato lo chef stellato Michele Minchillo, foggiano d’origine ma da cinque anni risiedente a Crema (Il Fatto Quotidiano)
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Una «anomala gestione della carta» di credito ricaricabile in uso al direttore generale di Pugliapromozione, usata per prelievi anche in giorni festivi e nella città di residenza dell’allora dg Matteo Minchillo, Monopoli. (bari.corriere.it)
Un ristorante stellato è finito al centro di un’inchiesta giudiziaria per presunto utilizzo improprio di fondi pubblici. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di 400mila euro, tra cui attrezzature professionali per la ristorazione, come cucine e frigoriferi, acquistati con risorse destinate alla promozione turistica pugliese. (Puglia Press)
Ma, proprio in quel ristorante, ipotizza la Procura di Bari sarebbero finite attrezzature acquistate dal padre Matteo (deceduto) con la carta di credito di PugliaPromozione, di cui è stato direttore generale e amministrativo. (La Repubblica)
Avrebbe comprato parte dell’attrezzatura per il suo ristorante stellato a Crema, il Vitium, chiuso lo scorso giugno, con i soldi pubblici di Pugliapromozione che gli avrebbe fornito suo padre Matteo quando era alla guida dell’agenzia per il turismo. (La Provincia di Cremona e Crema)
La Procura di Bari ha notificato un decreto di sequestro a Michele Minchillo, chef e proprietario del ristorante stellato Vitium di Crema, e ad altri tre familiari. Oltre a Minchillo, sono indagati la madre Sandra Garau, la sorella Laura e Vito Mastrorosa, responsabile dellufficio pagamenti. (Italia a Tavola)
Sono le accuse nei confronti di quattro persone alla base dell'inchiesta dei finanzieri del Comando provinciale di Bari che hanno eseguito nelle province di Bari, Torino, Cremona e Lodi, un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 400.000 euro, emesso dal gip Antonella Cafagna su richiesta del pm barese Baldo Pisani (La Gazzetta del Mezzogiorno)