Renzi chiama La Russa "camerata". Scintille in aule col presidente del Senato

Renzi chiama La Russa camerata. Scintille in aule col presidente del Senato
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
il Giornale INTERNO

All'atto finale in Aula per una manovra blindata dal voto di fiducia l'unico momento di sfogo (soprattutto per i rappresentanti dell'opposizione) è la dichiarazione di voto. Inevitabile quindi qualche sapido siparietto. Come quello che ha avuto per protagonisti il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il leader di Italia viva, Matteo Renzi. Tutto comincia con la richiesta del leader Iv al presidente del Senato di far rispettare il silenzio in aula durante l'intervento. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Lei non può interrompermi in diretta televisiva, camerata La Russa lei deve abituarsi a rispettare l’opposizione in quest’Aula”. “Abbia la cortesia di non fuggire dalla verità”, è stata quindi la replica di La Russa, con Renzi che ha concluso ironico: “Magari pensavo di farle un complimento, si figuri: il fatto che non avverta i rumori è tipico di una età incipiente che va avanti, non è un problema”. (ilmessaggero.it)

ROMA – Passa con la fiducia (112 sì e 67 no, 1 astenuto) la terza manovra del governo Meloni al Senato. E diventa legge. Ma durante il dibattito arriva lo scontro fra Matteo Renzi e il presidente del Senato, Ignazio La Russa (Firenze Post)

Roma, 28 dic. – “Lei, camerata La Russa, deve rispettare le opposizioni”. (Agenzia askanews)

Manovra è legge, ok del Senato alla fiducia con 112 sì. Scintille in aula tra Renzi e La Russa: «Non dia lezioni»

(Adnkronos) – Affondo di Matteo Renzi in aula al Senato nella dichiarazione di voto sulla manovra. Il leader di Italia Viva critica duramente la cosiddetta norma “anti-Renzi” contenuta nella legge di bilancio, ovvero il divieto di percepire compensi per incarichi da Paesi extra Ue. (CremonaOggi)

Il governo difende a spada tratta una manovra «prudente», scelta che ha «premiato» e che rappresenta «un valore», rivendica il ministro dell'Economia Giorgetti, che apre a una revisione delle regole. È previsto per oggi in Senato il voto finale alla manovra economica, su cui il governo ha posto la fiducia. (ilmessaggero.it)