"Non mi tradire che se no mi tocca ammazzarti": le intercettazioni degli ultrà arrestati (audio)

Spot . . . . . . "Siamo uomini con la mentalità giusta, mentalità da ultras. Voglio fare asso pigliatutto. Non mi tradire, sennò mi tocca ammazzarti". Così i capi ultras di Inter e Milan parlano dei rapporti economici tra le due curve, ignari di essere intercettati dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Milano. Nei dialoghi, resi pubblici dalle forze dell'ordine, i capi delle due tifoserie parlano apertamente degli affari che ruotano attorno allo stadio di San Siro, ma anche del patto segreto di "non belligeranza" siglato dalle due curve proprio per spartirsi gli introiti illeciti dello stadio. (MilanoToday.it)

Su altre fonti

Lo si legge nell'ordinanza cautelare sul blitz contro gli ultras, che fa riferimento ad intercettazioni del maggio del 2023. (leggo.it)

Due obiettivi. Secondo: guadagnare, a prescindere dal colore. (MilanoToday.it)

INCHIESTA ULTRAS È quanto si legge nella ordinanza del gip di Milano, Domenico Santoro, che oggi ha portato all'esecuzione delle 19 misure cautelari di cui 16 in carcere e 3 ai domiciliari per diversi esponenti delle curve di Milan e Inter. (Sport Mediaset)

Droga, biglietti e manovalanza: quando le Curve diventano criminali

Stando a quanto emerge dagli atti dell'indagine, il frontman della Nord Marco Ferdico è stato il primo a muoversi per cercare un accordo con Luca Lucci, il capo della Sud milanista. Tra le due tifoserie. (IL GIORNO)

Ci sono le stesse dinamiche e il livello di intensità dei rapporti è direttamente connesso agli assestamenti della geografia criminale (Adnkronos)

Un patto di non belligeranza che dura da oltre 40 anni tra gli ultras del Milan e dell'Inter, siglato all'indomani del "Mundalito 1983", ma che oggi è diventato, secondo gli inquirenti, un patto che ha legami con la criminalità organizzata. (Tiscali Notizie)