Pensioni: conto più salato per gli statali con la fine di quota 100
Quota 100, più costi che benefici. Quota 100 non è stata gratuita.
A fine anno si stima che la spesa complessiva dello Stato per quota 100 sarà di circa 16 miliardi (a fronte dei 21 stanziati).
Si ricorrono voci e ipotesi di ogni genere per il dopo quota 100, ma nulla di concreto è finora emerso.
A fine anno quota 100 va in pensione.
Agli statali il conto più salato. Tuttavia il nostro ordinamento previdenziale prevede, al netto di quota 100, altre forma di pensionamento anticipato
Ne parlano anche altri media
Servono quindi risorse per istituire una pensione di garanzia. Poi servono interventi per le lavoratrici, che tengano conto dello scenario demografico: quindi sgravi contributivi legati alla maternità, come avviene in Germania (InvestireOggi.it)
In alternativa potrebbe accedere sempre alla quota 41, al raggiungimento dei 41 anni di contributi, solo a patto che rientri in uno degli altri profili tutelati, ovvero lavoratori gravosi, usuranti, caregiver o disoccupati. (Money.it)
Fatecelo sapere nei commenti qui di seguito, e tornate a trovarci per tutte le ultime notizie sulle pensioni anticipate, vi aspettiamo! L’altra alternativa papabile resta una sorta di nuova quota 100 (ad esempio 64 anni con 36 di contributi versati) o quota 102. (Pensioni Per Tutti)
L’INPS ieri ha pubblicato sul suo portale il blocco della riduzione mensile dell’indennità NASPI prevista dal Decreto Sostegni bis (n. Indennità NASPI sospesa la riduzione del 3% fino al 31 dicembre 2021. (Informazione Oggi)
Con l’introduzione di Quota 100 e delle successive disposizioni attuative, gli adeguamenti sono stati sospesi fino al 31 dicembre 2026. Sarebbe tutto da stabilire il taglio dell’assegno fino alla naturale scadenza fissata a 67 anni (Today.it)
La normativa previdenziale italiana prevede diverse misure che permettono il pensionamento anticipato. Lei, avendo compiuto i 64 anni ed avendo maturato 37 anni di contributi rientra nel diritto di accedere al pensionamento con questa misura a patto di aver svolto la mansione gravosa (insegnante di scuola dell’infanzia) per almeno 7 dei 10 anni che precedono la domanda di pensione (Money.it)