Spano ora accusa la “destra omofoba”. Ma ad abbatterlo è stata Report

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Nicola Porro INTERNO

Francesco Spano, ex Capo di Gabinetto di Alessandro Giuli, durato al suo posto il tempo di un “amen”, rompe il silenzio. Lo fa con Repubblica. Ma sbaglia mira: anziché prendersela con chi l’ha di fatto costretto alle dimissioni, ovvero le anticipazioni di Report, punta il dito contro “la destra omofoba” che stavolta, al netto di qualche mugugno dei pro-vita e un sms sguaiato in una chat di Fdi, non c’entra un fico secco (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre testate

Il ministro della Cultura: vittima del "fuoco amico". Ma "Report" prepara nuovi "colpi" (Avvenire)

La stessa premier, del resto, nell’intervista con il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno aveva confermato le fibrillazioni dopo la notizia della nomina di Spano, rivelando il suo tentativo di disinteressarsi della questione con un laconico “parlatene con Giuli”. (Il Fatto Quotidiano)

Un nuovo terremoto al Ministero della Cultura ha portato ieri alle dimissioni del capo di gabinetto, Francesco Spano, subentrato a Gilioli e costretto a lasciare con una lettera ad appena 10 giorni dalla nomina. (ilmessaggero.it)

Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Sono finito in un tritacarne politico ingiusto e ingiustificato. Un tritacarne fuori misura. I Pro vita hanno fatto le loro valutazioni. (Dire)

L'ordine di scuderia partito dalla presidente Meloni e dai suoi collaboratori più stretti è stato quello, per quanto possibile, di smussare gli spigoli più duri e di spostare il focus sull'atteggiamento incoerente dei partiti di opposizione. (Il Dubbio)

Chi della comunità Lgbtq+ lo ha difeso?": l'ex parlamentare dem Paola Concia lo ha detto al Corriere della Sera puntando il dito contro la sinistra per non aver preso posizione sul caso di Francesco Spano, l'ex capo di gabinetto del ministero della Cultura che si è dimesso a 10 giorni dalla nomina. (Liberoquotidiano.it)