Diversificare è un must: la ricchezza finanziaria cresce ma molto meno di prima

Un 2024 all’insegna della crescita per il private banking. Secondo le stime di Aipb (Associazione Italiana Private Banking) l’anno si chiuderà a 1.242 miliardi, segnando un +12,8% rispetto ai 1.101 miliardi del 2023, un risultato nettamente superiore al +1,3% registrato dagli altri operatori. Effetto di buoni flussi (58 miliardi), l’effetto mercato (55 miliardi) e l’arrivo di nuovi player (28 miliardi). (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

Le agenzie di rating restano timide sull’Italia, giustamente preoccupate per un debito pubblico tanto elefantiaco quanto imbarazzante. Un macigno frutto degli errori del passato e appesantito ulteriormente dal Superbonus. (Nicola Porro)

Saranno certamente presenti i rappresentati dell’industria finanziaria nella sua articolazione più ampia composta dai rappresentanti del Private Banking e dell’Asset Management, a cui si uniranno Avvocati e Wealth planner internazionali, specialisti in operazioni societarie straordinarie e di M&A. (Teleborsa)

La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è cresciuta a 5.692 miliardi nel 2023, ma una quota rilevante resta in liquidità. E’ quanto emerge da uno studio dell’Associazione Italiana Private Banking (Aipb) che domani terrà a Milano la XX edizione del Forum Aipb dal titolo Il Private Banking per la crescita. (business24tv.it)

La ricchezza delle famiglie vale 10 mila miliardi: i due terzi in mano al 10% più facoltoso, l'ultima mappa

/// (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – (agenzia giornalistica opinione)

In media il portafoglio delle famiglie italiane è composto al 50% da liquidità, al 40% da bond e solo per il restante 10% dalle azioni. Un problema che si ripercuote in una dinamica poco indagata ma molto preoccupante: negli ultimi 20 anni la ricchezza complessiva delle famiglie ha registrato una crescita media annua nominale dell’1,6%, ma in termini reali è addirittura scesa dell’1,4%. (Milano Finanza)

Un miglioramento che si è sviluppato, però, in un contesto generale incerto, che ha portato le famiglie ad aumentare il risparmio, arrivando a mettere da parte più del 10% del reddito. Il potere d’acquisto è tornato a salire. (Corriere della Sera)