Bologna, scontri tra antagonisti e polizia sulla scalinata del Pincio
I collettivi cercavano di raggiungere il corteo di Casapound e della Rete dei patrioti nel cuore della città emiliana A Bologna, il gruppo di manifestanti dell’area antagonista, radunato in piazza del Nettuno, ha iniziato alle 14.30 un corteo verso via Rizzoli, non concordato in precedenza, per poi proseguire in strada Maggiore, piazza Aldrovandi, piazza Verdi e via Irnerio. Il gruppo di manifestanti, che conta circa mille persone, giunto all’altezza del Parco della Montagnola, secondo quanto riportato dalla questura di Bologna, sarebbe improvvisamente entrato all’interno dell’area, con lo scopo di aggirare i blocchi della polizia. (LAPRESSE)
Ne parlano anche altri media
BOLOGNA " In centinaia hanno risposto all'appello di Anpi e Cgil , che in piazza Nettuno si sono ritrovate per protestare contro il corteo di Casapound e della Rete dei patrioti previsto nel... (Virgilio)
Schlein: "Piena solidarietà a Christian Raimo, Governo vuole reprimere dissenso" 09 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Tensione e scontri tra i manifestanti del corteo antifascista a Bologna e la polizia, in tenuta antisommossa, sulla scalinata del Pincio. Ad un certo punto in tanti dal corteo antagonista si sono diretti con il volto coperto verso il parco della Montagnola fin sulla scalinata, dove c'è stato il contatto con le forze dell'ordine. (Il Piccolo)
“Ancora violenze e scontri generati dai collettivi, a Bologna, rivolti contro la Polizia di Stato": Giorgia Meloni lo ha scritto in un post su Facebook riferendosi al corteo antifascista degenerato in violenza oggi, sabato 9 novembre, dopo che alcuni manifestanti hanno attaccato e aggredito gli agenti in tenuta antisommossa lì presenti. (Liberoquotidiano.it)
Momenti di tensione a Bologna, dove sono in corso contemporaneamente due manifestazioni di segno opposto. Da un lato i collettivi antifascisti e dall'altro il corteo di Casapound, con bandiere tricolori e del movimento politico di estrema destra. (Today.it)
Secondo la fonte a cui si riferisce Hamas, il Qatar ha informato sia la fazione palestinese che Israele che "finché entrambe le parti si rifiuteranno di negoziare un accordo in buona fede" su Gaza, Doha "non potrà continuare a svolgere il ruolo di mediatore", e quindi "l'ufficio di Hamas non serve più". (Tuttosport)