Il manifesto di Giuli da Francoforte: «La cultura è la nostra religione civile. Viva il dissenso, anche contro il governo»

Il ministro della Cultura inaugura la Buchmesse dove l'Italia è Paese ospite d'onore e declama la sua missione. Ma l'audizione in Parlamento slitta «Nella mia missione istituzionale sono intenzionato a rappresentare la sacrosanta libertà di espressione di ogni forma di dissenso, compreso quello che possa ritorcersi sul governo a cui mi onoro di appartenere». Ha l’aria di un manifesto programmatico il discorso che il neo-ministro della Cultura Alessandro Giuli ha tenuto stasera alla cerimonia d’inaugurazione della Buchmesse di Francoforte (Open)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’Inter di Simone Inzaghi si appresta a riprendere con decisione e tenacia la propria corsa in campionato. Dopo la settimana di sosta, legata agli impegni delle nazionali, i nerazzurri faranno il loro ritorno con il botto, ovvero, a margine di uno dei grandi classici del campionato italiano. (Spazio Inter)

Inaugurato alla Buchmesse lo stand Collettivo Italiano, curato da Ice – Agenzia in collaborazione con Aie, dove si tiene il programma di 21 incontri del programma professionale della Fiera del Libro di Francoforte 2024 dove l’Italia è ospite d’onore. (LAPRESSE)

Jürgen Boos, da vent'anni a capo della Buchmesse di Francoforte, fa gli onori di casa: «È il momento giusto per avere l'Italia come ospite d'onore». In effetti, il momento è giusto per vari motivi: l'Italia cerca una strada diversa, pluralista, dopo decenni di conformismo che hanno reso la cultura asfittica e dunque, ammettiamolo, poco vitale. (il Giornale)

Buchmesse Francoforte 2024, Osanna: “Con questa mostra raccontiamo eternità del mito”

"La letteratura è un atto di speranza con la capacità di ricordare la nostra umanità. Abbiamo bisogno di uno scambio ricco di prospettive". (Adnkronos)

Buchmesse Francoforte 2024, Osanna: “Con questa mostra raccontiamo eternità del mito” 16 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Applichiamo tutti noi un po' di illuminismo che illumini la mente di tutti coloro che sono chiamati al momento della scelta di come indirizzare i soldi della cosa pubblica". "La cultura è la nostra religione universale civile, affamarla è un atto di empietà. (Secolo d'Italia)