Mario Draghi ha anche dei nemici nell’UE, ecco chi vuole ostacolarlo

Se si pensava che il ritorno di Mario Draghi facesse piacere a tutti, allora ci si sbagliava di grosso. E non parliamo di un ritorno sulla scena politica nostrana, ma del suo impegno per risollevare l’economia europea con il nuovo piano sulla competitività. Ebbene, a quanto pare le sue mosse non sono gradite a tutti e c’è chi sta già cercando di ostacolarne l’attuazione. Vediamo di chi si tratta. Non tutti sono convinti Il famoso e ambizioso piano competitività presentato da Draghi non ha raccolto solo favori, ma c’è anzi anche chi è fortemente contrario. (InvestireOggi.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il rapporto sulla competitività dell’Unione europea di Mario Draghi è stato accolto con entusiastico furore dalla stragrande maggioranza dell’informazione e della politica italiana, salvo qualche eccezione, con poca capacità critica rispetto a un programma, che se attuato, ci porterebbe verso un modello di economia e di società pianificata dall’alto, tutto il contrario rispetto allo spirito dei padri fondatori della comunità europea. (L'Opinione delle Libertà)

Oggetto del giudizio severo il recente Report sulla competitività europea che l’ex-presidente della Bce ha presentato la scorsa settimana a Ursula Von Der Layen, la quale glielo aveva commissionato. Una bocciatura senza appello, quella di un accademico a un altro accademico peraltro, quella di Mario Calderini a Mario Draghi (Vita)

Il quadro è tecnicamente ineccepibile e completo nel suggerire gli interventi e gli investimenti necessari per competere con Cina e Stati Uniti. Da parte di molti politici e commentatori si è immediatamente obiettato che tutto questo, comportando un volume di spesa dell’ordine di 750-800 miliardi di Euro all’anno, troverà ostacoli difficili da superare sia per le difficoltà finanziarie di molti paesi, sia per le opposizioni politiche che i governi, a partire da quello germanico, stanno già portando avanti di fronte all’ipotesi di dovere contare su un sostanzioso indebitamento europeo. (ilmessaggero.it)

Mario Draghi ha presentato all'Unione Europea il proprio report per aumentare la competitività e ridurre il gap esistente con Cina e Stati Uniti (Virgilio)

Ma i commenti alla fine si incentrano quasi tutti sulla sua proposta di trovare 800 miliardi di investimenti l’anno per rilanciare il Vecchio Continente. Il primo: Mario Draghi presenta il suo rapporto sulla competitività, 393 pagine fitte di dati e spunti per un’Europa che torni a essere concorrenziale con Stati Uniti e Cina. (Corriere della Sera)

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