La Dc tedesca e italiana alle prese con la destra
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Francesco Damato 06 settembre 2024 Il quasi settantenne Marco Follini è un democristiano doc che ha saputo rimanere coerentemente e dignitosamente al centro, anche a costo di rompere prima con l’amico Pier Ferdinando Casini, quando gli sembrò troppo condizionato da Silvio Berlusconi, e poi col Pd. Dove ad un certo punto si era rifugiato, e dove invece è finito e rimasto come ospite lo stesso Casini dopo la rottura col centrodestra. (Liberoquotidiano.it)
Su altre testate
Olaf Scholz Crisi economica, guerra in Ucraina, nostalgia per il Terzo Reich, la propaganda di Putin, sono molte le cause per spiegare l'avanzata dell'Afd, il partito dell'estrema destra. Non solo nelle regioni della scomparsa Ddr, dove è al primo posto, con oltre il 30 per cento, anche all'ovest dove se si votasse domani giungerebbe al secondo posto, con più del venti. (Italia Oggi)
"La Germania, per sopravvivere, non ha bisogno dell'Unione europea. L’Ue ha bisogno della Germania. Dovrebbe comportarsi di conseguenza. Solo a queste condizioni un’uscita della Germania dall’Ue non si renderà necessaria". (Sky Tg24 )
Mentre in Italia tutti i media, pressoché senza distinzione, si sollucherano da settimane con il gossip più becero o vaticinando inchieste or su quel ministro, or su quel dirigente di partito, in Germania c’è un cancelliere che sta per preparare gli scatoloni, travolto da un’irrefrenabile ascesa dell’ultradestra che non ha eguali dal dopoguerra ad oggi. (L'Opinione delle Libertà)
La crisi economica morde. E, specie nell’ex Germania orientale, vuole risposte semplici a problemi complessi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Si è infatti assistito al trionfo, in parte prevedibile soprattutto in Turingia, di Alternative für Deutschland e si è altresì assistito al notevole successo del neoistituito partito di Sarah Wagenknecht, un tempo esponente della sinistra radicale, e oggi a capo di un movimento ascrivibile a quella che la stessa Wagenknecht ha avuto modo di definire una “sinistra conservatrice e sovranista”. (Radio Radio)
– A pensarci, poteva pure andarci peggio. Invece di CasaPound (erano un po’ pochini a fascisteggiare a Grosseto) ci potevamo ritrovare con un partito che vince le elezioni. (LA NAZIONE)