Sanità, proclamato un nuovo sciopero
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È stato proclamato uno sciopero per l’intera giornata di giovedì (31 ottobre) indetto dal sindacato Usb Pubblico Impiego ed indirizzato ai dipendenti del pubblico impiego del comparto e della dirigenza . L’azienda Usl Toscana nord ovest “si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione) anche affidati a ditte esterne che si dovessero manifestare a livello sia territoriale che ospedaliero”. (LuccaInDiretta)
Se ne è parlato anche su altre testate
A proclamarlo è la Flc Cgil che preannuncia “manifestazioni, presìdi e flash mob in 40 città italiane”, mentre “a Roma la manifestazione si terrà davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito a partire dalle 10. (Corriere Romagna)
Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)
USB Scuola ha predisposto un breve vademecum sulle regole da seguire per fruire correttamente del diritto allo sciopero. (USB)
Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. (LA NAZIONE)
Il comparto Istruzione e ricerca si trova nuovamente al centro di una mobilitazione sindacale, con la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza della CGIL (FLC-CGIL) che ha indetto uno sciopero per il prossimo 31 ottobre per rivendicare una serie di diritti negati. (Informazione Scuola)
Prima dei medici che faranno sciopero il 20 novembre, saranno i pensionati a protestare contro la legge di bilancio varata dal governo Meloni. Lunedì 28 e giovedì 31 ottobre manifesteranno in tutto il paese contro l’aumento delle pensioni minime di soli 3 euro (da 614,77 a 617,9 euro) e «l’assenza di risposte sull’allargamento del diritto alla quattordicesima mensilità». (il manifesto)