No ad AstraZeneca dagli over 60, stop a J&J: in Sicilia rallenta la campagna anti-Covid
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Ma anche gli open day per ultrasessantenni con il siero anglo-svedese sono andati deserti: solo 34 prime dosi
A pesare - certo - è la fuga da AstraZeneca, sospeso sia in prima che in seconda dose per chi ha meno di 60 anni.
Ieri in Sicilia, per la prima volta dopo giorni record, si è scesi sotto la soglia dei 50mila vaccini al giorno: erano 42mila alle 19, a centri vaccinali ancora aperti.
La notizia riportata su altri giornali
A tutti i restanti soggetti di età inferiore ai 60 anni e non ancora vaccinati verrà somministrato un vaccino ad m-RNA. Le Aziende, gli Enti, gli Organismi procederanno alle azioni conseguenziali urgenti nonché a dare diffusione dei contenuti a tutte le articolazioni organizzative di competenza (Noi Notizie)
Naturalmente vale per tutte le categorie, tanto che anche l'esercito ha già sospeso i richiami. Sulla base delle (poche) evidenze di cui si dispone, la vaccinazione «eterologa» non viene sconsigliata «né sul fronte della sicurezza (reattogenicità), né su quello della immunogenicità» (ilGiornale.it)
Dopo le comunicazioni e i provvedimenti emessi dal Ministero della salute, la Regione Puglia ha aggiornato le indicazioni operative relative alla campagna vaccinale anti-Covid, adeguandosi sostanzialmente alle nuove disposizioni. (BisceglieViva)
Il richiamo del vaccino Moderna verrà prenotato e somministrato nella stessa farmacia a distanza di 28-42 giorni. In Lombardia, per i 12/17enni viene usato solo Pfizer; per i 18/49enni Pfizer o Moderna; per i 50/59enni Pfizer, Moderna o J&J; per gli over 60 AstraZeneca o J&J; per i fragili Pfizer o Moderna. (AgrigentoNotizie)
"Adottiamo la raccomandazione del Cts", spiega Lopalco. Dopo AstraZeneca, la Regione Puglia, alla luce delle nuove raccomandazioni del Cts, ha deciso in via precauzionale di sospendere la somministrazione alla popolazione under 60 del vaccino Johnson&Johnson. (La Repubblica)
Lo affermano in una nota l'assessore pugliese alla Sanità, Pierluigi Lopalco, e il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, alla luce delle comunicazioni del ministero della Salute sull'aggiornamento del parere del Comitato tecnico-scientifico. (La Repubblica)