Garlasco, Corte nel 2011 'in altri reperti nessun Dna utile'

MILANO "Assenza di evidenze significative ai fini delle indagini". Lo scrisse la Corte d'Appello di Milano, nella sentenza del 2011 nel processo d'appello a carico di Alberto Stasi, respingendo una richiesta della parte civile, ossia dei familiari di Chiara Poggi, coi legali Gian Luigi Tizzoni e Francesco Campagna, che chiedevano di analizzare geneticamente tutta una serie di reperti, tra cui "pantaloncini" e "maglietta" di Chiara Poggi, braccialetti, "un orologio", il martello sequestrato a casa di Alberto e altri ancora. (l'Adige)
Ne parlano anche altre testate
Le celle telefoniche, insieme alla ricostruzione fornita da Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, escludono una sua responsabilità nell'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco: per il delitto è stato condannato in via definitiva a 16 anni l'allora fidanzato Alberto Stasi (Adnkronos)
Oggi con le nuove indagini su quest'ultimo, ovvero l'amico del fratello di Chiara Poggi, si torna a parlare della perizia di De Stefano. "Sono ancora convinto che se fossi andato avanti sarebbe stata una forzatura". (Fanpage.it)
Giallo di Garlasco, le indagini si fanno sempre più serrate: dopo aver acquisito nuovi reperti mai analizzati prima, gli inquirenti chiedono l’incidente probatorio sul dna di Andrea Sempio, che dice: «Io non c’entro nulla». (OGGI)

Il sistema delle norme disciplina la convivenza civile: allorquando viene violato, si instaura un processo finalizzato a ristabilire l’equilibrio sul quale si incentra il rapporto tra i cittadini. (La Ragione)
MILANO (l'Adige)
Nuovi reperti, analizzati dal Ris di Parma, potrebbero fornire elementi inediti sul delitto di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007, per il quale risulta attualmente indagato - per omicidio in concorso - Andrea Sempio. (Sky Tg24 )