Kieran Culkin, da “Mamma ho perso l'aereo” all'Oscar: «Il merito è tutto di un ruolo imprevedibile»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Prima ringrazia Jesse Eisenberg per il suo «genio» (è regista, autore e interprete di “A real pain”) e poi manda dichiarazioni d’amore alla mamma e alla moglie, a cui aveva promesso un terzo figlio in caso di vittoria («ma chi ci credeva?»). Questi siparietti sono tipici di Kieran Culkin che ha ottenuto la prima nomination e il primo Oscar per un ruolo in cui ha saputo bilanciare perfettamente commedia e dramma. (leggo.it)

Su altri media

Kieran Culkin ha trionfato agli Oscar 2025 come migliore attore non protagonista per A Real Pain, ma come avrà reagito suo fratello Macaulay? News Cinema (ComingSoon.it)

“È stata l’unica categoria che io e mia moglie (l’attrice, Brenda Strong, ndr) abbiamo seguito. Ho pianto. E mi sono detto, ‘ti vedrò più tardi’. Era impossibile che non vincesse perché era seduto nella prima fila, lato corridoio, vicino alle scale”. (Il Fatto Quotidiano)

Un curioso siparietto ha animato la Notte degli Oscar 2025. Protagonisti l’attore 42 enne, Kieran Culkin che ha supplicato la moglie, Jazz Charton, di avere altri figli oltre ai due che già hanno, Kinsey Sioux e Wilder Wolf, scegliendo per questa richiesta il palcoscenico poco riservato del Dolby Theater di Los Angeles. (LAPRESSE)

È stata una serata di grandi emozioni per Macaulay Culkin. La star di «Mamma, ho perso l'aereo» condivide la sua emozione per la conquista dell'Oscar come Migliore attore non protagonista del fratello Kieran. (blue News | Svizzera italiana)

Una bella storia, made in Hollywood per un bambino prodigio, vissuto nell’ombra nel fratello maggiore Macaulay Culkin. I due sono infatti diventati famosi grazie alla loro interpretazione in “Mamma Ho perso l’Aereo”, anche se Macaulay per anni è stata la vera star di casa. (361 Magazine)

«Ho pianto. E mi sono detto, “ti vedrò più tardi”». Culkin ha continuato, specificando che «era impossibile che non vincesse». (Rolling Stone Italia)