Concorso in omicidio e distruzione di cadavere per l'operaio Oscar Maggi, verso un nuovo processo

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Morti sul lavoro

È questione di ore. I termini sono appena scaduti. La Procura (titolari del fascicolo l’aggiunto Silvio Bonfigli e la pm Benedetta Callea) si prepara quindi a incardinare sul binario processuale l’inchiesta «bis» sulla morte di Mario Bozzoli. Risponde di concorso in omicidio e distruzione di cadavere Oscar Maggi, operaio della fabbrica di Marcheno, addetto al forno più piccolo, che sarebbe stato presente al momento della «scomparsa» del titolare, la sera dell’8 ottobre 2015: lo scorso dicembre, convocato per l’interrogatorio dai pm, si era avvalso della facoltà di non rispondere. (Corriere della Sera)

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Il nome di Giacomo Bozzoli è stato inserito nel database delle forze dell'ordine a livello nazionale affinché possa essere fermato qualora venga trovato in alberghi, aeroporti, porti e zone turistiche. (Zoom24.it)

Per nove anni ha seguito l’inchiesta, ha partecipato a tutte le udienze del processo – sia in primo grado che in appello – e non ha mai smesso di professare la sua innocenza. Lunedì scorso la condanna è diventata definitiva: Giacomo Bozzoli, 39 anni, deve scontare la pena dell’ergastolo per l’omicidio di suo zio Mario. (ilmessaggero.it)

Perché Giacomo Bozzoli non si trovava in carcere dopo la condanna all'ergastolo e ora è in fuga

Casa chiusa, erba alta in giardino. Questo lo scenario che i carabinieri si sono ritrovati quando hanno suonato al cancello della villa di Giacomo Bozzoli a Soiano del Lago senza trovarlo. (leggo.it)

Quello dell'omicidio Bozzoli è uno dei casi di cronaca più inquietanti e misteriosi degli ultimi anni, e parte soprattutto da una certezza: la vittima è stata uccisa e il suo corpo letteralmente polverizzato e fatto sparire: Mario Bozzoli, è stato assassinato e poi gettato nell'altoforno della fonderia di famiglia (Secolo d'Italia)

La Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna all'ergastolo di Giacomo Bozzoli, ma quando i carabinieri sono andati a prelevarlo per portarlo in carcere non era in casa. (Fanpage.it)