Gaza, tra fame e bombardamenti: le immagini di una guerra senza fine
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Mentre il sole picchia implacabile sul campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, centinaia di palestinesi attendono in fila, con in mano piatti e contenitori, per ricevere un pasto caldo. Le immagini mostrano bambini che consumano il poco cibo distribuito, mentre gli adulti scrutano l’orizzonte con espressioni stanche. A pochi chilometri di distanza, a Khan Younis, il fumo si alza da un campo per sfollati colpito da un attacco israeliano, dove tende strappate e macerie sono tutto ciò che resta dopo l’esplosione.
Quella che si consuma sotto gli occhi del mondo è una guerra fatta di gesti quotidiani e distruzione improvvisa. All’ospedale Nasser di Khan Younis, due donne piangono accanto ai corpi dei familiari uccisi negli ultimi raid, mentre poco più in là i partecipanti a un funerale danno l’ultimo saluto a Kinan Edwan, un bambino di due anni morto sotto le bombe. Le sue piccole spoglie, avvolte in un sudario, sono un’immagine che si ripete da mesi, insieme alle colonne di fumo che si innalzano dai campi profughi e ai palestinesi che corrono al riparo al rumore degli aerei.
Israele, da parte sua, non mostra segni di cedimento. Benjamin Netanyahu ha ribadito che l’offensiva continuerà "fino alla distruzione di Hamas", nonostante le pressioni delle famiglie degli ostaggi ancora nelle mani del gruppo militante. Tra questi c’è Elkana Bohbot, la cui voce tremante è stata diffusa in un video da Hamas, senza che si sappia dove sia detenuto. Intanto, il governo israeliano ha annullato i visti a 27 parlamentari francesi di sinistra, accusati di poter "agire contro lo Stato", secondo quanto riferito dal ministero degli Interni. Una mossa che segue il blocco imposto giorni prima a due deputati laburisti britannici, in un clima di crescente isolamento diplomatico.