Il reatino Federico Ciriaci: «Una grande emozione garantire la corretta apertura della Porta Santa»
C’è C’è anche il lavoro certosino e ben organizzato quotidianamente dal reatino Federico Ciriaci, dietro tutta l’organizzazione dell’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, che il giorno della vigilia di Natale ha di fatto dato il via al Giubileo, che durerà per tutto il 2025. Il racconto. Da undici anni in forza alla Fabbrica di San Pietro e da due a capo della stessa, nell’organizzazione e il coordinamento di tutti i lavori di cui necessita la Basilica, Federico Ciriaci - 41 anni, sposato con la signora Roberta e padre di Flavio, un ragazzo di 15 anni - ha vissuto momenti di grande emozione nei giorni precedenti la cerimonia che, la sera della vigilia, ha visto Papa Francesco ‘aprire’ la Porta, realizzata nel 1949 e donata dalla Svizzera, decorata con quattro ordini di formelle in bronzo che narrano la storia dell’uomo dal peccato originale fino alla resurrezione del Cristo salvatore. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
"Sia per la cerimonia solenne del 24 dicembre con l'apertura della Porta Santa sia per la giornata di Natale, che ha visto un afflusso di oltre trentacinquemila persone nella zona di San Pietro, il sistema - sottolinea Giannini - ha funzionato. (Adnkronos)
I pellegrini, in migliaia, si sono riversati sul percorso ufficiale previsto dalla Santa Sede per passare s… (Repubblica Roma)
"L’apertura della Porta Santa del Giubileo all’interno del Carcere di Rebibbia, avvenuta nel giorno di Santo Stefano, segna un evento storico di grande significato". (LA STAMPA Finanza)
Fin dalle prime ore del mattino pellegrini provenienti da tutto il mondo si sono messi in fila per passare attraverso la Porta Santa, aperta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro la notte di Natale (Repubblica Roma)
In un eccezionale discorso tenuto ormai dieci anni or sono di fronte alla delegazione internazionale dei penalisti, Papa Francesco metteva in guardia dal cedere a forme di populismo penale che, appellandosi a un falso concetto di sicurezza, puntano a dare in pasto all’opinione pubblica dei capri espiatori, scelti inevitabilmente tra le fasce più marginali, sui quali far ricadere tutti i mali della società. (Il Fatto Quotidiano)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)