"Ho lasciato la Siria 16 anni fa, ora spero che non finisca in mano agli estremisti”
BOLOGNA – Zeid Nabulsi è nato a Damasco nel 1983, lo stesso anno di Mohammed al-Bashir, indicato formalmente come nuovo capo del governo di transizione siriano. «Guardo quello che sta succedendo, per me è una ferita aperta, Assad è stato un dittatore tremendo, non so cosa succederà ora, spero che la mia terra non finisca nelle mani degli estremisti». Nabulsi ha lasciato il suo paese nel 2008, rin… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Il 4 dicembre era ad Aleppo, intento a supervisionare gli uffici pubblici e a invitare i dipendenti pubblici a tornare al lavoro, promettendo loro continuità di mansione e salari. Ora guida un governo islamico che promette "un volto umano", ma sui cui pesano ancora grandi interrogativi (Sky Tg24 )
Tra il 2022 e il 2023 è stato ministro dello Sviluppo e degli Affari umanitari nel gabinetto di Ali Abdulrahman Keda, quarto primo ministro del Governo di salvezza della rivoluzione a Idlib. (Corriere del Ticino)
Oggi partiamo con tante storie siriane: le vittime che non torneranno, le prime esecuzioni dei carnefici di regime, la prima intervista al nuovo premier Bashir. Il giornalismo si fa (anche) con i piedi e i pensieri. (Corriere della Sera)
Entrato in Siria - il neo capo del Governo ha rilasciato la prima intervista a un quotidiano occidentale. “La gente è esausta di ingiustizia e tirannia. (RSI Radiotelevisione svizzera)
La nomina sarebbe frutto di un incontro tra Ahmed al-Shara, meglio noto con il suo precedente nome di battaglia Al-Jolani, e Muhammad al-Jalali, già primo ministro sotto il regime precedente. A darne la notizia è stata l’emittente qatariota Al-Jazeera in un programma in lingua araba. (Il Sole 24 ORE)
La popolazione avverte un senso di libertà dopo decenni di oppressione e soffocamento. Il regime di Bashir al-Assad non esiste più. (InvestireOggi.it)