Travolti da un Suv, muoiono mamma e i due figli: Antonella Ribisi era originaria di Palma di Montechiaro (AG)

25/10/2024 INTERNO

Antonella Ribisi, orginaria di Palma di Montechiaro, è morta insieme ai due figli Gabriel di 6 anni e Alessio di 3 anni, dopo essere stata investita da un Suv mentre camminavano su un... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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Tragedia a Esslingen, in Germania, dove una donna di origine italiana e i suoi figlioletti sono morti dopo essere stati investiti da un suv mentre camminavano su un marciapiede. Le vittime sono Antonella Ribisi, 39 anni, originaria di Palma di Montechiaro (Agrigento), e i piccoli Gabriel e Alessio, di 6 e 3 anni. (L'Unione Sarda.it)

Le vittime sono Antonella Ribisi, di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, e i due figli Gabriel e Alessio. Stando alla polizia di Reutlingen la donna e i due bambini sono stati travolti per strada mentre si dirigevano ai campetti di calcio per gli allenamenti settimanali. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

(Adnkronos) – Una donna italiana di 39 anni è morta travolta da un Suv con i suoi due figli di 3 e 6 anni, mentre camminava sul marciapiede a Esslingen am Neckar vicino a Stoccarda. La donna, che stava accompagnando i bambini a un centro sportivo, era originaria di Palma di Montechiaro nell’agrigentino. (OglioPoNews)

Le macroscopiche differenze tra due comunità – due modi di vivere talmente diversi – scompaiono in un istante nel nome e nel ricordo di una madre e dei suoi piccoli. PALMA DI MONTECHIARO – L’incidente e il cordoglio. (Livesicilia.it)

A travolgerli è stato un Suv. Per Antonella, Gabriel e Alessio non c'è stato nulla da fare. La tragedia a Esslingen, pochi chilometri da Stoccarda, in Germania. La 39enne era originaria di Palma di Montechiaro, nell'agrigentino. (98zero.com)

La dinamica dell’incidente La famiglia Ribisi, originaria di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, si trovava a pochi passi dall’ingresso del palazzetto dello sport dove ogni martedì i bambini partecipavano agli allenamenti di calcio. (Il Fatto Vesuviano)