Olio, nelle Marche una buona annata: quanto costerà al litro. Le previsioni sui prezzi

Ancona 8 ottobre 2024 – La nuova stagione di raccolta delle olive è iniziata la scorsa settimana con la riapertura dei frantoi. Ma quanto costerà l’olio? Ecco alcune previsioni sui prezzi. “La produzione di olio d’oliva nelle Marche sarà quantitativamente migliore del 2023 – spiega Coldiretti Marche -, anno funestato da sbalzi di temperatura al momento della fioritura, che ne avevano ridotto l’allegagione (ovvero il passaggio dallo stato di fiore a quello di frutto), e dalla successiva siccità, che aveva causato la caduta dei pochi frutti presenti sulle piante. (il Resto del Carlino)

Su altri media

La Spagna, primo produttore mondiale, dopo il crollo degli ultimi due anni si appresta a tornare più o meno ai livelli produttivi di sempre, e più in generale la produzione mediterranea si preannuncia in crescita del 30%. (Il Sole 24 ORE)

Nonostante l’annata di carica per l’Italia, l’olio nazionale è stato venduto tutto a prezzi molto elevati, anche complice la scarsità produttiva nel bacino del Mediterraneo e l’allineamento delle quotazioni all’ingrosso fra i vari Paesi produttori. (Teatro Naturale)

Secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, le regioni del Centro potrebbero con questa raccolta, che, in alcune aree della Toscana, in particolare in Maremma e sulla costa livornese, è già iniziata, segnare rispetto al 2023 un recupero del 70% della produzione. (LA NAZIONE)

Prezzi dell’olio di oliva al 8 ottobre 2024: in rialzo in Italia, in lieve calo in Spagna

Con prezzi di olio extravergine di oliva ancora stabili, interessante aprire un focus sulle olive da mensa, la cui campagna è considerata positiva con pezzatura media di 280-330 olive chilo e una quotazione con un range di quotazione da 1,45 a 2,00 euro chilo (una media di 60 centesimi in più rispetto alle olive da mensa spagnole). (Olivo News)

Meno olive e olio più costoso di circa il 20%. «La qualità dell’olio è ottima», spiega il presidenti Coldiretti Penne, Federico Domenicone, «purtroppo il crollo delle quantità di olive è del 70%. (Il Centro)

La raccolta è solo alle battute iniziali e rallentata dalle piogge che stanno colpendo soprattutto il centro nord Italia nei primi giorni di ottobre. Sono state prodotte poche decine di tonnellate di olio extravergine di oliva, incapaci non solo di influenzare il mercato ma anche di dare serie indicazioni sui prezzi della prossima campagna olearia. (Teatro Naturale)