Caffè ai massimi dagli anni '70: Nestlé aumenta i prezzi e taglia le quantità, tazzina verso i 2 euro

Il prezzo del caffè continua a salire. Nuovo record per l’Arabica sulla piazza di New York sulla scia dei timori di una raccolta 2025/2026 scarsa a causa della siccità che ha colpito il Brasile fino a settembre. I contratti future sul mese di dicembre segnano un rialzo del 3,32% a 3,19 dollari per libbra, sui massimi dal 1997 e con un rialzo del 70% da inizio anno. In rialzo anche il Caffè Robusta, la varietà meno nobile, i cui future su dicembre salgono del 2,9% a 5.306 dollari la tonnellata, valore che non toccava dagli anni Settanta. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

“Le tensioni che stanno investendo le quotazioni del caffè avranno inevitabilmente ripercussioni sui prezzi al pubblico, portando aumenti per la classica tazzina al bar e per il cappuccino,” spiega Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti. (Food Affairs)

I prezzi al massimo dagli anni '70 La libbra di arabica quotata a New York ha toccato così il record negativo dal 1977, ed è stata battuta a 320,10 centesimi. (Today.it)

E sono arrivati a livelli che non si registravano da quarant'anni a questa parte. (Tiscali Notizie)

Caffè, prezzi dei futures Arabica ai massimi dal 1997. Timori per raccolti

Aggiorna il record il caffè Arabica sulla piazza di New York per i timori sulla raccolta del 2025/2026 a seguito della siccità che ha colpito il Brasile fino allo scorso mese di settembre. A guidare i rialzi del prezzo concorrono diversi fattori, dalla siccità che ha colpito il Brasile nel corso dell'anno alle difficoltà legate alla logistica. (Tuttosport)

Diamo un'occhiata a cosa si nasconde dietro il forte aumento dei prezzi di queste tre materie prime chiave e quale è il loro sviluppo previsto per il futuro. Comunicato stampa: Nelle ultime settimane i mercati finanziari hanno registrato movimenti drammatici non solo per quanto riguarda le azioni o le criptovalute, ma anche le materie prime. (Jablíčkář)

I futures del caffè a New York si sono ulteriormente avvicinati al secondo massimo storico toccato nel 1997, a causa delle preoccupazioni sui raccolti nei principali coltivatori globali. (LA STAMPA Finanza)